I punti chiave
Grazie a un decreto divenuto operativo a marzo, la Carta di identità elettronica (Cie), anche nei suoi livelli 1 e 2, potrà consentire ai contribuenti di accedere a una serie di servizi online della Pubblica amministrazione fino ad ora preclusi.
Livelli 1, 2 e 3
Ogni documento digitale di identità, vale a dire Spid, Cie e Cns, è contraddistinto da tre livelli di autenticazione. Il primo si limita a richiedere uno username e una password, il secondo aggiunge un ulteriore elemento di sicurezza, in genere un codice prodotto temporaneamente dal proprio smartphone. Esiste tuttavia un passo ulteriormente stringente, che consente ai fruitori dello Spid di tutelarsi in modo ancora più efficace. Oltre ai caratteristici nome utente e password, il livello 3 necessita di uno specifico supporto fisico in grado di gestire le chiavi crittografiche: tale dispositivo può essere una smart card oppure un apparecchio per la firma digitale remota (Hsm).
Per accedere ai servizi della Pa, la Cie, che ha un chip integrato, era fino ad ora fruibile esclusivamente come livello 3: cosa che imponeva al contribuente di dotarsi di un lettore di smart card per pc o laptop o di uno smartphone con tecnologia Nfc.
Semplificazione
Grazie al sopra citato decreto è invece adesso possibile accedere in modo più rapido e semplice ai servizi online della Pubblica amministrazione e a quelli di privati abilitati , utilizzando semplicemente le credenziali previste dai livelli 1 e 2. "I cittadini in possesso di Cie possono accedere ai servizi online in pochi passi e da qualsiasi dispositivo, semplicemente attivando una coppia di credenziali (username e password) o, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR code)", ha spiegato chiaramente il Viminale. Le operazioni possono essere svolte sul sito cartaidentita.interno.gov.
Nel caso in cui non si sia mai utilizzata la Cie online è consigliabile effettuare l'opzione di attivazione alternativa. Basta inserire codice fiscale, numero di serie della carta e le cifre relative alla prima metà del codice Puk presenti sulla ricevuta che è stata rilasciata.
La prima metà di Pin e Puk è riportata nella ricevuta cartacea fornita dall'operatore al termine della richiesta di rilascio del documento, mentre la seconda arriva insieme alla lettera di accompagnamento inserita nella busta tramite la quale si riceve la Cie.
Qualora la Carta sia già stata usata online, sarà sufficiente accedere all'area "Entra con Cie" del medesimo portale. Sarà necessario quindi indicare il metodo preferito quale secondo livello di autenticazione, scegliendo tra sms o scansione di QR code.
L'elenco degli enti che aderiscono a questa iniziativa si trova nella seguente pagina web.Il livello 3 continua ad essere ancora richiesto per alcune specifiche attività, come ad esempio l'apposizione su certe tipologie di documenti o contratti della propria firma digitale.
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