Il 14 ottobre del 2021 Alitalia ha smesso di volare confluendo in ITA Airways, creando non pochi disguidi politico-economici con ricadute anche sui passeggeri aderenti al programma frequent flyer Millemiglia, che dava diritto a miglia di volo gratuite.
Dopo essersi organizzati tra di loro, gli affiliati al programma Millemiglia lo scorso mese di aprile hanno dichiarato l’intenzione di lanciare una class action contro Alitalia, formalizzandola presso il tribunale di Roma il 30 dicembre 2022 e chiedendo un risarcimento del danno pari a 1,3 milioni di euro.
Ora il tribunale dovrà valutare se la richiesta fatta da 168 affiliati Millemiglia è ammissibile e, così fosse, partirebbe la causa propriamente detta. Le miglia che detengono i depositari sono circa 50 milioni e, dal 15 ottobre del 2021, sono state oggetto di un pesante deprezzamento.
Le miglia nel post Alitalia
Da quando Alitalia ha smesso di essere operativa, ossia dal 15 ottobre 2021, la società Alitalia Loyalty che sovraintendeva anche il programma Millemiglia non è passata sotto la gestione di ITA Airways su espressa richiesta della Commissione europea.
Questo ha comportato un deprezzamento delle miglia a disposizione di chi aderiva al programma fedeltà le quali sono state convertite in buoni utilizzabili sul sito lastminute.com, lasciando decadere e svalutando le logiche di premio. Per spiegare meglio, ricorrendo a un esempio formulato a Repubblica.it dal promotore della class action Marco Di Martino, 80.000 miglia davano diritto a un biglietto premio andata e ritorno da Roma a New York per un valore di almeno 4.500 euro e, con la fine dei voli Alitalia, le medesime 80.000 miglia hanno un controvalore di circa 150 euro, trenta volte meno.
Inoltre, lamentano gli affiliati Millemiglia, c’è anche il problema che il taglio dei voucher spendibili è da 500 euro e non se ne possono usare più d’uno per acquistare il medesimo viaggio.
Cosa chiedono i clienti
Ai tempi di Alitalia un miglio valeva dai 2,5 centesimi ai 6,8 centesimi di euro e gli attori della class action chiedono ai giudici che venga riconosciuto loro almeno il valore di 2,5 centesimi per miglio.
A novembre del 2022, i 168 ricorrenti hanno presentato un’istanza anche all’Antitrust, ritenendo temeraria la politica commerciale adottata da Alitalia e ipotizzando che sia stata allestita senza tenere in debita considerazione i diritti degli iscritti al programma Millemiglia.
Cosa dice Alitalia Loyalty
Raggiunta da Repubblica.
it, la società che gestiva il programma ha ribadito di essersi adoperata immediatamente dopo il 15 ottobre 2021 per offrire ai clienti alternative al pacchetto Millemiglia, creando un catalogo di premi in grado di offrire soluzioni diverse per accontentare il maggiore numero di clienti possibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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