Dalla benzina a 2,70 sulla A8 ai 60 euro per due caffe: gli scontrini choc dell'estate 2023

Dai 2 euro per dividere a metà un toast ai 60 euro per 2 caffè e 2 bottigliette d’acqua: è la folle estate 2023

Dalla benzina a 2,70 sulla A8 ai 60 euro per due caffe: gli scontrini choc dell'estate 2023
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L’estate dei rincari è sempre più calda e gli scontrini per una cena o un semplice caffè sono altissimi e, a volte, al limite dell’assurdità. Un caso è quello del sovrapprezzo di due euro per dividere a metà un toast oppure un conto da 60 euro per due espresso e due bottigliette d’acqua. Ecco gli scontrini folli dell’estate 2023.

Benzina a 2,70 euro in autostrada

La benzina viene venduta a prezzo record per Ferragosto sull’Autostrada A8, Varese Milano: la cifra è infatti di 2,722 euro al litro. Assoutenti ha denunciato il listino record del distributore segnalando un rincaro di più di 70 centesimi, rispetto all’attuale prezzo di mercato. A questo proposito Furio Truzzi, presidente dell’associazione, ha affermato: “Vogliamo capire come sia possibile vendere un litro di benzina in modalità self a 2,722 euro al litro, e quali siano le motivazioni di un prezzo così astronomico e ben al di sopra della media dei distributori di zona. Per un pieno ad un'auto di media cilindrata, vuol dire spendere ben 136,1 euro, un salasso su cui la guardia di finanza dovrà fare luce, considerato che alla data odierna il prezzo medio della benzina in modalità self venduta in autostrada si attesta a 2,017 euro al litro”. Facendo un breve calcolo il distributore ha applicato un prezzo più alto del 35% rispetto alla media autostradale.

Il toast diviso a metà

Ha fatto discutere molto quanto accaduto in un bar di Gera Lario, paese di mille abitanti sul lago di Como. A fine giugno 2023 il gestore ha emesso uno scontrino fiscale con una dicitura choc. Il proprietario ha chiesto 2 euro al cliente per aver tagliato a metà un toast. Certamente non si tratta della prima volta che i prezzi di bar e ristoranti sul lago di Como scatenano le polemiche, in questa occasione a far discutere non è tanto il costo dei prodotti, ma un servizio che difficilmente si paga. Il piatto, compreso di patatine, costava 7,50 euro, al cliente è stato chiesto il 26% del costo del piatto per affondare una lama e dividere il panino.

Cena con tigelle da 845 euro

Un altro episodio riguarda una cena con tigelle in un chiosco di Maranello dove il conto è stato di 845 euro, quindi 65 euro a testa. Complessivamente si trattava di tredici adulti e undici bambini: un commensale ha affermato che oltre allo gnocco e alle tigelle c’era qualche tagliere, ma tutt’altro che ricco, per quanto riguarda il bere sono state ordinate delle bottigliette d’acqua, delle bibite e qualche birra e il conto esclusivamente delle bevande ammontava a 130 euro. I titolari sono scesi a 585 euro dopo le proteste dei commensali.

Caffè e aperitivo salato

A Porto Cervo, invece, una coppia di turisti romani ha pagato due caffè e due bottiglie d’acqua 60 euro. I clienti si sono detti sconvolti alla visione della cifra impressa sullo scontrino. I gestori si sono giustificati dicendo che non si tratta di un semplice caffè ma di un’esperienza.

Un altro caso si è verificato a Verona dove il fumettista Davide Charlie Ceccon ha sborsato 64 euro per un aperitivo per due persone e il biglietto del parcheggio. Cifre decisamente importanti per due drink e un ticket per sostare il tempo di uno spritz.

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