Cuneo fiscale 2025: ecco chi ci guadagna e chi no

A beneficiare maggiormente saranno i redditi tra i 35.000 e i 44.000 euro annuali

Cuneo fiscale 2025: ecco chi ci guadagna e chi no
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Chi guadagna dal taglio del cuneo fiscale? La misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2025, rappresenta un’agevolazione significativa per i lavoratori dipendenti, ma non tutti trarranno gli stessi benefici. A beneficiare maggiormente saranno i redditi tra i 35.000 e i 44.000 euro annuali. Dopo essere stati esclusi l’anno scorso, questi lavoratori vedranno un miglioramento che può arrivare fino a mille euro per chi ha un reddito più basso in questa fascia, mentre per chi è vicino ai 44.000 euro l’incremento sarà minimo, appena cinque euro. In totale, circa due milioni di lavoratori si vedranno aumentare lo stipendio grazie a questa misura.

Chi non ne trarrà beneficio

Ben 12,3 milioni di italiani non vedranno alcun miglioramento nelle proprie buste paga. Inoltre, circa 805.000 lavoratori perderanno parte del beneficio, mentre 310.000 perderanno completamente lo sconto fiscale a causa di un nuovo criterio introdotto dal governo, che considera il “reddito complessivo”, escludendo chi ha altre fonti di reddito. Questo secondo le stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio.

Gli effetti sui redditi più bassi

Mentre i lavoratori con redditi medi e alti guadagnano dal taglio, chi ha stipendi più bassi si trova in una situazione di svantaggio, con alcuni che rischiano addirittura di perdere benefici già acquisiti. In particolare, i lavoratori con redditi tra gli 8.500 e i 9.000 euro all’anno sono i più penalizzati, poiché rischiano di perdere l’intero trattamento integrativo di 1.200 euro che avevano ricevuto nel 2024. Il governo ha confermato questa possibilità, con la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, che ha promesso una “valutazione attenta” per cercare soluzioni correttive. Questo impatterebbe gravemente su lavoratori già in difficoltà economiche, riducendo ulteriormente la loro capacità di spesa.

Le differenze tra il 2024 e il 2025

Le simulazioni condotte dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti mostrano chiaramente come cambieranno le buste paga tra il 2024 e il 2025. Per i lavoratori con un reddito superiore ai 35.000 euro all’anno, l’aumento sarà visibile, ma diminuisce progressivamente man mano che ci si avvicina ai 44.000 euro. Al contrario, per chi guadagna meno, in particolare tra gli 8.500 e i 9.000 euro, le perdite potrebbero essere consistenti, arrivando a un ammontare di 1.200 euro all’anno, pari a circa due mensilità.

Il reddito complessivo e le perdite per i più vulnerabili

Il principale fattore discriminante tra chi guadagna e chi perde con il taglio del cuneo fiscale è rappresentato dal reddito complessivo. Per chi ha un contratto a tempo pieno e non ha altre fonti di reddito, le perdite saranno limitate (tra i 4 e i 100 euro all’anno).

Tuttavia, per chi guadagna tra gli 8.500 e i 9.000 euro, la situazione è più grave: la perdita potrà arrivare fino a 1.200 euro, pari a due mensilità. In sostanza, questi lavoratori perderanno il bonus Renzi-Conte, che nel 2024 valeva 100 euro al mese.

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