Dichiarazione dei redditi 2024: chi è esonerato dal presentarla

Ecco i soggetti e i redditi esonerati dall’invio del modello 730

Dichiarazione dei redditi 2024: chi è esonerato dal presentarla
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Con la possibilità di visionare il modello 730 precompilato a partire dalla giornata di ieri, 2 maggio, è partita ufficialmente la stagione della propria dichiarazione dei redditi.

Possono utilizzare il modello coloro i quali abbiano un contratto di lavoro dipendente e i pensionati, con la possibilità di scelta se utilizzare il precompilato o inviare, sempre entro il 30 settembre prossimo, il modello 730 ordinario.

Alcuni soggetti e alcune tipologie di “reddito”, però, sono esonerate dalla presentazione del 730. Vediamo quali.

I soggetti esonerati

Una prima distinzione può essere fatta elencando i soggetti che sono tenuti alla presentazione; come ricordato dall’Agenzia delle entrate, “possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che nel 2023 hanno percepito":

  • redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (per esempio contratti di lavoro a progetto)
  • redditi dei terreni e dei fabbricati.
  • redditi di capitale.
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva (per esempio prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente).
  • redditi diversi (per esempio, redditi di terreni e fabbricati situati all’estero).
  • alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata (per esempio, i redditi percepiti dagli eredi – a esclusione dei redditi fondiari, d’impresa e derivanti dall’esercizio di arti e professioni).
  • redditi di capitale di fonte estera, diversi da quelli che concorrono a formare il reddito complessivo, percepiti direttamente dal contribuente senza l’intervento di intermediari residenti indicati nella sezione III del quadro L.

Ci sono, dunque, dei contribuente che ricadendo in alcune specifiche categorie non sono tenute alla presentazione della dichiarazione dei redditi tramite il modello 730; si tratta:

  • dei lavoratori dipendenti o i pensionati qualora i redditi siano stato corrisposti da un unico sostituto d'imposta che ha effettuato le ritenute di acconto, o anche con redditi da più sostituti se sono certificati dall'ultimo che ha effettuato il conguaglio.
  • di coloro i quali abbiano Rapporti di lavoro co.coc.co (collaborazione coordinata e continuativa) compresi i lavori a progetto.
  • dei contribuenti con redditi da abitazione principale e relative pertinenze, e altri fabbricati non locati che non siano esenti da Imu. Non si è esonerati se si è in possesso di un ulteriore fabbricato non locato che si trova nello stesso comune dell'abitazione principale.
  • di coloro i quali abbiano redditi non imponibili ai fini Irpef tra cui cui le rendite Inail per invalidità, o le borse di studio (come quelle per i dottorati di ricerca), le pensioni di guerra, o anche gli interessi sui BOT o altri titoli del debito pubblico.

Quali redditi sono esenti

Oltre ai soggetti esonoerati, anche alcuni redditi sono esenti, a partire dai redditi da lavoro dipendente e da pensione di importi non superiori agli 8.500 euro annui.

Si prosegue, poi, con:

  • redditi paragonabili a quelli di lavoro dipendente fino a 5.500 euro all'anno;
  • assegno periodico erogato dal coniuge se non superiore agli 8.500 euro annui.
  • redditi da attività sportive dilettantistiche non superiori i 30.659,20 euro annui.

11 Maggio: si parte

Ricordiamo che che l’utilizzo del 730 precompilato non è obbligatorio; il contribuente può decidere se utilizzarlo o meno.

Pertanto, chi volesse, potrà decidere di non utilizzare modello precompilato ma di presentarne uno ordinario; chi dovesse decidere di utilizzare il precompilato, avrà da attendere sino all’11 di maggio data a partire dalla quale il modello potrà essere modificato se si ritiente che siano presenti delle inesattezze o si voglia integrare la dichiarazione.

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