Hai fatto un incidente all'estero? Ecco come fare per ottenere il risarcimento: la normativa

Se si è parte lesa è possibile avviare la procedura di risarcimento tramite la Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici

Hai fatto un incidente all'estero? Ecco come fare per ottenere il risarcimento: la normativa
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Hai fatto un incidente all’estero? Se il fatto è avvenuto all'interno dell'Unione Europea, esiste un meccanismo di risarcimento che protegge i cittadini comunitari coinvolti. Se sei un automobilista italiano e sei la parte lesa, puoi avviare la procedura di risarcimento tramite la Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici. Si tratta di un ente preposto per identificare l'assicuratore del veicolo responsabile dell'incidente e seguire l'iter specifico. Ecco come ottenere il risarcimento dei danni subiti.

La normativa

Per questo tipo di situazioni bisogna far riferimento alla normativa comunitaria, nello specifico stiamo parlando della direttiva 2000/26/CE del Parlamento e del Consiglio del 16 maggio 2000, chiamata anche “Quarta Direttiva Auto”. L’obiettivo di questa norma è quello di uniformare e semplificare il processo di risarcimento dei danni tra gli Stati membri dell'Unione Europea. In questo frangente subentra il mandatario per la liquidazione dei sinistri, si tratta di una figura che ha il compito di raccogliere informazioni per il risarcimento e negozia l'indennizzo. Per identificare il soggetto in questione è possibile consultare il sito cobx.org. Ogni assicuratore operante nell'UE deve nominare in ogni Stato membro la figura preposta per la liquidazione dei sinistri. Inoltre, nell’ipotesi che entro tre mesi dalla richiesta di risarcimento mandatario e assicuratore non abbiano formulato un’offerta motivata, oppure non abbiano giustificato il rifiuto dell'offerta, la pratica viene inoltrata all’organismo d’indennizzo.

Come comportarsi

Dopo un incidente, è consigliabile compilare il modulo blu di constatazione amichevole, un documento standard utilizzato in tutta l'Unione europea per lo scambio dei dati tra le parti coinvolte. Il modulo non serve a determinare la colpa. Se non si è d'accordo con quanto scritto dalla controparte, è meglio non firmarlo e redigere una propria relazione. Il modulo deve essere completato in ogni sua parte, anche se le forze dell'ordine sono intervenute sul luogo dell'incidente.

L’Uci

In caso di incidenti in Italia causati da veicoli immatricolati in un altro Paese dell'Unione europea, la richiesta di risarcimento è gestita dall'Ufficio Centrale Italiano, che riporta la sigla Uci. Se non si raggiunge un accordo, è possibile citare in giudizio l'assicuratore del veicolo straniero nel proprio Paese. Il Codice delle Assicurazioni Private consente inoltre alle vittime di incidenti all'estero di agire direttamente contro l'assicuratore del responsabile. L'Ufficio Centrale Italiano, in questo caso, funge da Bureau per l'Italia nel Sistema della Carta Verde, facilitando la cooperazione tra i vari uffici internazionali e accelerando le procedure. Inoltre, l'Uci assume il ruolo di bureau per il Paese in cui è immatricolata la vettura responsabile dell'incidente, gestendo i risarcimenti o rappresentando la parte in giudizio se la trattativa fallisce.

La Carta Verde

In questo frangente specifichiamo che la Carta Verde è il certificato internazionale di assicurazione che consente ad un veicolo di entrare e circolare in un Paese estero essendo in regola con l'obbligo dell'assicurazione per la Responsabilità Civile Automobilistica. Gli Stati dello Spazio Economico Europeo sono i Paesi membri dell'Unione Europea, oltre a Norvegia, Islanda e Liechtenstein e che aderiscono al Sistema Carta Verde i seguenti Paesi: Albania, Andorra, Austria, Belgio, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, F.Y.R.O.

M (ex Repubblica Jugoslava della Macedonia), Germania, Grecia, Iran, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Marocco, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Romania, Serbia e Montenegro, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ucraina e Ungheria.

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