Imposte sostitutive, come funziona il versamento in un’unica soluzione

Il Consiglio dei Ministri ha varato il dl proroghe approvando quindi la posticipazione del termine al 30 novembre mediante compensazione

Imposte sostitutive, come funziona il versamento in un’unica soluzione
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Le imposte sostitutive verranno versate in un’unica soluzione il 30 novembre. Il Consiglio dei Ministri ha varato il dl proroghe approvando quindi la posticipazione del termine in merito alle operazioni di assegnazione e cessione agevolata e a quelle di trasformazione in società semplice. Ecco tutte le novità in arrivo.

Le novità

In merito al decreto legge viene rimossa la suddivisione del pagamento delle imposte sostitutive in due rate. In principio era previsto il versamento entro il 30 settembre del 60% e il restante 40% entro novembre. Con l’inserimento della proroga il pagamento dev’essere fatto in una sola soluzione, è prevista anche la compensazione. Ci sono però alcuni aspetti da chiarire. Nel caso in cui la società usufruisca dell’opzione agevolata per la trasformazione da natura commerciale a semplice viene consentito di programmare il guadagno di beni immobili senza dover erogare un’imposta maggiore.

Possesso quinquennale dell'immobile e cedente società semplice

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che il periodo di possesso di un immobile da parte di una società, anche se non commerciale, non viene interrotto, questo aspetto può modificare il modo di applicazione delle imposte sul reddito in caso di cessione. Nell'ipotesi in cui una società ceda un immobile, senza soddisfare i requisiti per l'applicazione dell'imposta prevista dall'art. 67 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), i profitti risultanti dalla cessione possono essere attribuiti ai soci senza ulteriori tasse.

Applicazione della ritenuta e base imponibile

L'Agenzia delle Entrate ha anche affrontato il tema dell'applicazione delle ritenute sulle riserve di utili prima della trasformazione. Il risultato del parere riguarda il fatto che la società semplice può agire come sostituto d'imposta e anche quella di natura commerciale può svolgere questo ruolo. In merito alle riserve di utili pregresse ci si chiede se queste debbano essere sottoposte a imposta tenendo conto o meno di quanto già tassato dalla società mentre quelle in sospensione di imposta soggette a tassa sostitutiva del 13% coprono sia la società che i soci.

Rivalutazione dei beni e abuso del diritto

Le società interessate dalla norma potrebbero aver effettuato la rivalutazione dei beni con il pagamento di un'imposta sostitutiva. È possibile che questa rivalutazione possa avere effetti anticipati rispetto a quanto previsto normalmente.

Inoltre in merito alla questione l'Agenzia delle Entrate ha escluso l'applicazione dei principi di abuso del diritto per le operazioni agevolate, ma l'ente invita a essere attenti nelle situazioni in cui le operazioni sembrino "circolari" o siano finalizzate a ottenere benefici fiscali senza un obiettivo economico legittimo.

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