Cosa succede se non paghi l'Imu? Tutte le novità da sapere

Vengono ridotte le sanzioni per il mancato pagamento e offerte istruzioni operative per gli enti locali

Cosa succede se non paghi l'Imu? Tutte le novità da sapere
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Il 1° settembre 2024 è entrata in vigore la riforma delle sanzioni tributarie che modifica le imposte locali, tra queste anche l’Imu. Le disposizioni in questione verranno applicate al saldo dell’imposta municipale, in scadenza il 16 ottobre 2024. Ci sono delle novità importanti che riguardano in particoalre l’imposta municipale propria. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Chi deve pagare l’imposta

Sono chiamati a pagare l’Imposta municipale propria, tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, oppure i possessori di prima casa di lusso, in Italia. Nel caso in cui non avvenisse il pagamento, o ci fosse un errore, è possibile incorrere in sanzioni. Inoltre, chi dichiara una residenza con l’unico scopo di ottenere l'esenzione Imu rischia di essere facilmente scoperto dal Comune con indagini mirate. Quest’ultimo, tramite il controllo delle bollette delle utenze con consumi ridotti o inesistenti, potrà dedurre che nell’immobile non si trova la dimora abituale, che rappresenta l’altro requisito necessario per beneficiare di questa agevolazione fiscale. L’Imu può essere versata in due rate: la prima entro il 17 giugno 2024, il termine era stato fissato al 16, ma essendo una domenica, è stato posticipato di un giorno, mentre il saldo finale dovrà essere pagato entro il 16 dicembre 2024. Il versamento dell'Imu può avvenire tramite bollettino postale o Modello F24. L'importo da corrispondere dipende dal tipo di immobile e dalle delibere approvate dal comune di residenza. Al fine di conoscere le aliquote applicabili e le eventuali agevolazioni, si può consultare il sito del comune o contattare direttamente l'ufficio tributi.

Le novità sull’Imu

Per quanto riguarda le novità sull'Imu, come anticipato, sono diversi i cambiamenti introdotti dal Decreto Sanzioni (Decreto Legislativo n. 87 del 14 giugno 2024). In particolare vengono ridotte le sanzioni per il mancato pagamento e introdotte istruzioni operative per gli enti locali riguardo alla riforma del sistema delle sanzioni tributarie. Nello specifico, per quanto riguarda i comuni, a partire dal 1° settembre 2024, le sanzioni per coloro che non versano le imposte locali, o lo fanno in ritardo, sono state decurtate. Nel caso in cui si verificasse un mancato versamento, la sanzione si ridurrà dal 30% al 25%. Pertanto, l'acconto Imu 2024 non versato sarà soggetto a una sanzione del 30%, mentre il saldo sarà penalizzato al 25%. Inoltre la decurtazione della sanzione per omesso o parziale versamento comporta anche una diminuzione delle sanzioni per i pagamenti in ritardo. Per quanto riguarda i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni, la sanzione viene ridotta della metà, ovvero al 12,5%.

Viene inoltre prevista una decurtazione per i versamenti effettuati con un ritardo che non supera i 15 giorni: in questo caso, la sanzione prevista nel secondo periodo viene diminuita a un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo. Dal 1° settembre, dunque, sarà dello 0,8333%.

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