Via libera definitivo della Camera al decreto Superbonus con 150 sì e 109 no. La misura include diverse novità, tra queste la possibiltà di portare in detrazione in 10 anni al posto che in 4 le spese sostenute dall'1 gennaio 2024. In generale il provvedimento restringe l’ambito di applicazione dell’esenzione che è prevista dalla legislazione vigente. Ecco tutte le novità previste.
Stop alla compensazione dei contributi per banche e assicurazioni
Dal 2025 le banche non potranno più compensare i crediti del Superbonus tramite debiti previdenziali. La misura è valida anche per gli istituti finaziari ma non per le persone fisiche. Nel caso in cui venisse violata la norma in quesitone sarà previsto il recupero del credito indebitamente compensato in aggiunta agli interessi relativi. Inoltre verrà applicata una sanzione.
Spalmadetrazioni in dieci anni e ristrutturazioni
Come anticipato, le detrazioni riguardanti le spese sostenute nel 2024 in merito al Superbonus, al Bonus barriere architettoniche e Sismabonus (incluso il Sismabonus acquisti) vengono divise in dieci quote annuali. Attualmente, invece, sono ripartite in 4 o 5 tranche. Per quanto riguarda le ristrutturazioni, è stato inserito un taglio della misura. Infatti bonus scende al 36% dal 2025 e poi al 30% dal 2028 al 2033.
Fondo terzo settore
È in arrivo un fondo del valore di 100 milioni di euro per il prossimo anno. L'obiettivo è quello di dare un contributo economico alle Onlus, alle Organizzazioni di Volontariato (OdV) e alle Associazioni di Promozione Sociale (APS) al fine di svolgere interventi riqualificazione energetica e strutturale nei confronti di immobili iscritti nello stato patrimoniale e usati per svolgere l’attività degli stessi.
Superbonus in aree terremotate
All'interno del decreto viene istituito un fondo del valore di 35 milioni di euro per il 2025 con l'obiettivo di contribuire economicamente nei confronti di coloro che devono sostenere delle spese su immobili danneggiati da eventi sismici che si sono verificati dall'1 aprile 2009. I lavori in questione devono prevedere l'utilizzo del Superbonus con interventi sia energetici che antisismici e riguardano zone diverse rispetto a Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Norma anti-usura
Assicurazioni, intermediari e banche che hanno acquistato crediti a una cifra sotto il 75% dell'importo delle detrazioni, dal 2025 dovranno applicare alle rate da versare la divisione in sei quote da pagare annualmente. Queste rate non possono essere cedute oppure divise ulteriormente e la norma è valida per i crediti prodotti dal mese di maggio 2022. Non scatta la misura nel caso in cui banche e intermediari avessero acquistato i crediti a una cifra uguale o maggiore del 75% rispetto all'importo delle detrazioni, questo aspetto dev'essere definito con la dichiarazione sostituiva.
Cilas dormienti
Il decreto prevede delle novita anche per i Cilas dormienti, ovvero gli interventi per i quali al 30 marzo 2024 non sia stata sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per “lavori già effettuati”.
Vengono infatti depotenziate le comunicazioni di inizio lavori per il Superbonus che sono state presentate entro il 16 febbraio 2023, si tratta della data che è stata definita dal decreto blocca cessioni del 2023 (Dl 11/2023).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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