Mutui e rate in calo, ecco quanto scenderanno nel 2024

Secondo gli economisti l’opzione a tasso variabile calerà. Inflazione e crescita dei salari saranno due fattori determinanti

Mutui e rate in calo, ecco quanto scenderanno nel 2024
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Il mutuo a tasso variabile scenderà. Dopo il lungo trend in rialzo la prima rata del 2024 risulterà più bassa rispetto alla media dell’ultimo trimestre 2023. Si tratta di un cambio di tendenza da parte degli indici Euribor che sono fondamentali per determinare il valore delle cifre mensili dei mutui variabili. Infatti l’indicatore a 3 mesi nel novembre del 2023 ha toccato il picco al 4% per poi iniziare il trend in discesa. Ecco cosa potrebbe accadere e cosa si aspettano gli economisti.

La discesa e i futures

L’Euribor a 3 mesi il 29 dicembre 2023, ovvero l'ultima data lavorativa dello scorso anno, si è attestato al 3,89% mentre quello a 1 mese è sceso dal 4% al 3,87%. La flessione in questione, seppur ridotta, darà il via a un risparmio interessante che si verificherà sulla prossima rata. Come specifica IlSole24Ore su un mutuo di 200mila euro con scadenza a 30 anni si risparmieranno 12 euro al mese e 144 all’anno. Inoltre i contratti futures scontano l’Euribor al 2,3% a fine 2024 e al 2% a fine 2025. Secondo le previsioni degli investitori la Bce potrebbe tagliare del 50% il costo del denaro nei prossimi due anni così il tasso sui depositi passerebbe dal 4% al 2%.

I risparmi

In termini numerici il risparmio per coloro che devono pagare un tasso variabile potrebbe crescere lentamente. Considerando l’esempio citato in precedenza, ovvero il mutuo a 200mila euro a 30 anni, se la Bce riducesse di 50, 100 o 150 punti base entro dicembre 2024 i tassi, ci sarebbe una diminuzione della rata rispettivamente di 59, 117 o 173 euro al mese. Il risparmio mensile a fine 2025 arriverebbe a 227 euro con una spesa di 3mila euro in meno. Questi effetti si avranno se la Banca Centrale Europea prenderà una decisione netta in merito alla questione. Il 13 dicembre è stata una data significativa in cui l’Istituto di Christine Lagarde ha mantenuto invariato il costo del denaro.

Inflazione e crescita dei salari

Gli economisti analizzano due fattori fondamentali: l’inflazione e la crescita dei salari. Rispettivamente la prima sta scendendo notevolmente mentre il rialzo della seconda è in bilico.

Questa notizia è interessante per i mutuatari con opzione variabile poiché risulta importante per la decisione sul taglio dei tassi. In base a come questi fattori si muoveranno gli Euribor cambieranno e così anche le rate variabili. Ci sono ancora diversi punti di domanda da risolvere.

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