Complici la crisi economica, l'aumento dei prezzi relativi all'energia e il balzo in avanti dell'inflazione, il 2023 si preannuncia un anno all'insegna dei rincari, almeno per alcune categorie. Dalla stangata sulle sigarette agli incrementi destinati a incidere sulle tasche degli automobilisti, ecco alcune delle probabili categorie che a partire dal prossimo anno potrebbero registrare un segno più.
Fumare costerà di più
Nella Legge di Bilancio approvata dal governo è presente un aumento del prezzo delle sigarette dovuto a un incremento sulle accise. Nel testo della Manovra si parla chiaramente di "un importo specifico fisso per unità di prodotto" di 36 euro ogni mille sigarette per il 2023, poi di 36,50 euronel 2024 e 37 euro nel 2025. Previsto, pertanto, un aumento di circa 70 centesimi per ogni singolo pacchetto di sigarette.
Aumenti anche per le sigarette elettroniche
Dall'aumento dei prezzi non si salveranno neppure le sigarette elettroniche, per la precisione quelle con tabacco riscaldato. L'incremento sarà di 8 centesimi per ml per quelle senza nicotina, e di 13 centesimi in caso di presenza di nicotina.
Minor sconto sul carburante
Nel 2023 saranno meno contenti anche gli automobilisti, dato che il governo ha deciso di ridurre lo sconto sulle accise applicate ai carburanti. Come si legge nel testo della Legge di Bilancio, l'esecutivo ha deciso che le agevolazioni in atto sino a oggi subiranno una riduzione.
Dal taglio di 30,5 centesimi (comprensivo di Iva) si passerà dunque a uno da 18,3 centesimi (15 centesimi + Iva). Fare il pieno, dunque, costerà di più.
Assicurazioni più care
Sempre per la categoria automobilisti, si segnala che dal prossimo anno sono previste anche assicurazioni auto più dispendiose.
Con il 2023, infatti, entrerà in vigore quella norma inserita nella Legge sulla Concorrenza e approvata ad agosto che obbliga le imprese che operano in Italia, ma hanno sede legale in altri Stati, ad applicare la procedura di risarcimento diretto. In caso di incidente fra vetture, dunque, le assicurazioni dovranno inoltrare la richiesta di risarcimento danni alla propria compagnia e non più a quella dell'altro veicolo interessato nel sinistro.
Secondo Assoutenti e Movimento consumatori ciò porterà a un conseguente incremento dei premi delle polizze.
Prezzi del petrolio
C'è incertezza per quanto riguarda l'andamento dei prezzi del petrolio, che vanno poi ad influire su altri settori del mondo dell'economia, dai costi di produzione a quelli di trasporto. La recessione attuale potrebbe raffreddare i prezzi, ma nulla esclude che possano verificarsi anche delle impennate verso l'alto.
Goldman Sachs prevede un brent a 110 dollari al barile per il prossimo anno, e guarda alla Cina, mentre Fitch ipotizza invece dei cali a lungo termine.
La "stangata" sulle bollette
Sono le bollette di luce e gas, tuttavia, a preoccupare maggiormente gli italiani. Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) sta vigilando attentamente sul comportamento tenuto dalle aziende fornitrici di energia, ma ciò potrebbe non essere sufficiente a evitare significativi aumenti in bolletta.
Lo scorso ottobre Codacons ha espresso forti timori a tal proposito. Con il Decreto Aiuti quater, tuttavia, l'esecutivo ha prorogato fino al 10 gennaio 2024 il mercato tutelato del gas.
Il nodo multe
C'era stata parecchia apprensione anche per quanto concerne le sanzioni stradali.
Si era inizialmente parlato di un aumento del 15% sulle multe a partire dal nuovo anno in quanto in quella data avrebbe dovuto verificarsi l'aggiornamento, previsto ogni 2 anni, in base all'indice Istat dei prezzi al consumo.Vista la situazione economica attuale, il governo ha deciso di sospendere l'aggiornamento biennale delle sanzioni, così da non gravare ulteriormente sulle tasche degli italiani.
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