Saldi 2023, addio sconti finti con la direttiva Omnibus: ecco in cosa consiste

L'introduzione nel Codice del Consumo delle nuove norme previste dalla direttiva Omnibus porterà maggiori tutele per i consumatori in periodi di saldi e promozioni

Saldi 2023, addio sconti finti con la direttiva Omnibus: ecco in cosa consiste
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Significativi cambiamenti per questi Saldi estivi 2023 grazie alla direttiva Omnibus e all'aggiornamento del Codice del Consumo. Lo scorso aprile, infatti, è entrato in vigore il dl di recepimento della sopracitata direttiva, e potremo finalmente vederne gli effetti. In sostanza, in ogni caso, grazie a questo provvedimento dovrebbe essere terminata l'era degli sconti fasulli.

Direttiva Omnibus, in cosa consiste

Il Decreto legislativo che ha portato all'introduzione della cosiddetta direttiva Omnibus è entrato in vigore lo scorso 2 aprile 2023, e le nuove norme previste sono entrate a far parte del Codice del Consumo. Si tratta di provvedimenti atti a tutelare il consumatore. Stando a quanto stabilito dalla direttiva, i negozi fisici e gli e-commerce sono obbligati a indicare il prezzo dei prodotti in caso di promozioni. Ciò mira, ovviamente, a evitare quelle spiacevoli truffe in cui a volte il consumatore incorre in periodo di saldi stagionali o promozioni varie.

Le norme della direttiva Omnibus entrano in azione proprio in questo periodo di saldi, in quanto le sue regole di indicazione dei prezzi sono effettive dal 1 luglio 2023 (90 giorni dopo l'entrata in vigore del Decreto legislativo). È stato il Parlamento europeo ad adottare questa direttiva allo scopo di tutelare i consumatori finali.

Cosa cambierà

In termini pratici, a partire da questo periodo di saldi non dovremmo più trovare il classico prezzo barrato accompagnato dallo sconto. I negozi saranno tenuti a indicare il costo minimo applicato alla merce in vendita negli ultimi 30 giorni, ossia prima degli sconti. Il prezzo applicato prima della promozione, inoltre, deve essere sempre esposto. In caso di trasgressione sono previste anche delle sanzioni.

Il fine di tutto questo è impedire che il consumatore acquisti un prodotto tratto in inganno dalla percentuale dello sconto, senza sapere se questo è realmente presente, lasciandosi così raggirare. Chiaramente non si deve generalizzare. Ci sono stati però in passato dei negozi che applicando sconti fino al 50%-70% hanno riportato prezzi non reali, traendo in inganno gli acquirenti.

Con la nuova direttiva, che costringe a indicare sconto e prezzo più basso raggiunto prima della promozione, ciò non sarà più possibile. Le persone potranno dunque acquistare con maggior sicurezza e trasparenza.

Cambiamenti in arrivo anche per i volantini pubblicitari.

Sanzioni

In caso di violanzione dell'articolo 17 bis del Codice del Consumo, ossia quello che impone le nuove regole, può scattare una sanzione amministrativa fra i 516 e i 3.098 euro.

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