Si avvicina la scadenza per il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, relativa all'anno 2023. Imposta controversa, non particolarmente amata dai cittadini, che ha lo scopo di finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dell'immondizia nei vari Comuni, i quali ne determinano la tariffa. È il Consiglio comunale, infatti, che stabilisce l'importo con una delibera in base alla previsione dei costi.
Quando si paga la Tari
Dal 2020 è Arera a disciplinare il piano finanziario della tassa sui rifiuti. Questo, per quanto la Tari sia indicativa di ogni Comune, ha portato a delle linee generali da seguire. Che sia rateizzata oppure no, entro la fine dell'anno scade il termine per il pagamento. Dunque possiamo prendere come riferimento dicembre.
A dover pagare la tassa sui rifiuti sono i contribuenti che occupano sia immobili che aree scoperte che si trovano sul territorio del Comune. Ad essere esclusi sono coloro che hanno stipulato contratti di affitto breve o che comunque occupano il locale per un periodo inferiore ai 6 mesi.
Per chi non è residente in Italia, ma è titolare di una pensione maturata in regime di convenzione internazionale con il nostro Paese, è invece prevista una riduzione di un terzo dell'imposta.
Il Comune decide la tariffa
Come abbiamo visto, è il Comune a determinare l'importo da pagare in base ai costi affrontati per il servizio offerto alla popolazione. Viene quindi inviata ai cittadini una cartella di pagamento. In caso di variazioni di immobile, di nucleo familiare o altro, deve essere il contribuente a inviare una comunicazione Tari da cui poi viene stabilito l'importo.
Insieme alla cartella di pagamento, arrivano anche dei moduli, spesso e volentieri dei modelli F24, finalizzati al versamento dell'imposta.
Come si paga la Tari
La tassa sui rifiuti può essere pagata tramite un semplice bollettino Mav, con modello F24 (codice tributo 3944) oppure via bollettino postale. È possibile, per quanto riguarda la Tari 2023, scegliere anche il pagamento a rate.
Il pagamento in rate viene solitamente suddiviso
in tre parti, con scadenze fissate in genere a fine aprile, fine luglio e fine anno corrente. In questo caso, però, è sempre meglio consultare il sito dei propri Comuni per avere indicazioni più precise.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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