Claudia Mori furiosa: "La Rai mi censura" No alla sua fiction

L’azienda non firma per la sua serie sul disagio femminile. "Mi incatenerò ai cancelli"

Claudia Mori furiosa: 
"La Rai mi censura" 
No alla sua fiction

Roma - «Se non mi fanno realizzare la serie sulla violenza sulle donne, giuro che m’incateno al cancello di casa del direttore di Raiuno». Claudia Mori, dura e appassionata, rompe con dichiarazioni forti il sereno andamento del Fiction Fest di Roma. La moglie di Celentano, nelle vesti di produttrice attraverso la sua Ciao ragazzi! (premio speciale del Festival) è arrabbiata perché non è stato ancora firmato il contratto per la realizzazione della fiction che le sta molto a cuore, Un corpo in vendita. «Da gennaio aspettiamo la firma, ma non mi arrendo, andrò avanti a lottare». Il progetto prevede quattro puntate, una per ogni tipo di disagio femminile, dallo stalking ai problemi connessi ai web, alla violenza in famiglia, alla prostituzione, diretti da importanti registi come Liliana Cavani, Margarethe von Trotta e Marco Pontecorvo. «Dovevano essere sei puntate, ma il direttore di Raiuno Mazza ha ritenuto che il tema della pedofilia e la tratta delle nigeriane non fossero adatti al pubblico Rai. Analisi con cui non sono certamente d’accordo». Insomma, Claudia Mori, che ha prodotto serie eccellenti e con grande risultato d’ascolto (La città dei matti e Rino Gaetano), si mette nella lista, ormai lunga, di coloro che gridano alla censura. E aggiunge: «Molte volte mi è venuta la tentazione di lasciar perdere». Non ora però. Tra i progetti il lavorazione una miniserie su Fred Buscaglione e una su Caruso. E la signora Celentano annuncia, senza aver avvisato prima i diretti interessati, una fiction su Enzo Tortora da realizzare con Sky. Intanto, in tanta Tv giudicata da lei brutta, salva X Factor e pure la nuova giuria (Maionchi, Tatangelo, Elio e Ruggeri) della quale non farà più parte. Mio marito Adriano in politica? «Se si candidasse lo lascerei». Il suo ritorno in Rai? «Da sempre è un uomo libero e può essere che in Rai, in questo momento, questa libertà non sia ammessa». I dirigenti Sky hanno presentato invece alcune serie molto attese nella prossima stagione. Su tutte, il seguito del prodotto televisivo più innovativo degli ultimi anni: Romanzo criminale. I dieci nuovi episodi, di cui si è avuto un assaggio al Fiction Fest, andranno in onda su Sky Cinema a novembre e racconteranno la parabola discendente e conclusiva della banda della Magliana tra violenza, tradimenti e vendette. Ma il filone criminale è redditizio tanto che si produrrà una mini fiction sulla tremenda ma affascinate figura di Felice Maniero, il boss della mafia del Brenta che ha insanguinato il nord est negli anni ’80.

Arriverà anche una serie dedicata ai Medici, vizi e virtù della più importante famiglia rinascimentale e prima coproduzione europea (con Bbc) di Sky, non raccontata secondo «metodi classici». Tra gli acquisti il film della HBO sul dottor morte, il medico che si è battuto per l’eutanasia praticata su oltre 130 malati terminali, interpretato da Al Pacino.

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