Roma - Lei si sta godendo la sua Maëlle, la bimba tanto desiderata e finalmente arrivata una decina di giorni fa. Una creatura fin dai primi vagiti inglobata nel mondo televisivo: l’annuncio della nascita è stato infatti dato da Bonolis a milioni di italiani l’ultima sera del Festival di Sanremo. Tanto Maëlle (nome celtico scelto con il compagno Eddy Martens che significa principessa) si abituerà subito: la sua mamma non ha alcuna intenzione di lasciare le telecamere per fare la casalinga. E dunque, dopo il parto in semi-diretta (ovviamente si fa per dire), già si appresta a tornare in studio. E, accidenti alle coincidenze, proprio in mezzo ai bambini e ancora dal teatro Ariston di Sanremo. Condurrà, infatti, dal 4 aprile Ti lascio una canzone, lo show dei piccoli cantanti che ripropongono classici del repertorio italiano che lo scorso anno ha avuto grande successo. A qualche mamma farà impressione rivedere al lavoro Antonella con una bimba di qualche settimana. E magari arriverà anche qualche critica. Conoscendola, risponderà citando l’esempio del ministro della Giustizia francese Rachida Dati tornata al lavoro dopo soli cinque giorni dal parto.
Del resto, Antonella non ha da stare tranquilla a casa. Come molte madri che vanno in maternità, rischia di trovarsi senza il posto al rientro. Certo non andrebbe sul lastrico, dato che il suo lauto stipendio ammonta (al lordo) a un milione e mezzo di euro all’anno, però per chi vive di Tv non è facile cedere pezzetti di celebrità e soprattutto spazio alla generazione successiva: in questo caso quella delle ventenni rampanti della scuderia di Raiuno (le quattro Del Noce’s angels: Elisa Isoardi, Veronica Maya, Caterina Balivo ed Eleonora Daniele, che negli ultimi mesi impazzano sul primo canale). La materia del contendere è La prova del cuoco che la Clerici ha portato al successo e che, da quando è andata in maternità, è guidata dalla Isoardi. Antonella si è molto irritata perché avrebbe voluto lasciare i fornelli solo per poche settimane, ma il direttore ha deciso di passare i tegami a Elisa fino a fine stagione (a giugno): 26 anni, passata per Miss Italia, sta facendo bella figura tra gli chef. E nei corridoi di Raiuno si fanno due conti: la ragazza costa molto meno della Clerici (più o meno centomila euro) e raggiunge lo stesso share (dal 15 dicembre all’altro ieri con la Isoardi lo show di mezzogiorno ha raggiunto il 22,8 con 2 milioni 946mila spettatori, se si considera lo stesso periodo nella scorsa stagione - dal 17 dicembre 2007 al 3 marzo 2008 - con la Clerici fece il 22,6 con 2 milioni 827mila spettatori). A dimostrazione che è il format in sé a funzionare. Dunque perché pagare di più per avere lo stesso risultato? Però non è che si può mettere da parte una come Antonella che dalla Rai ha avuto tanto ma che tanto ha anche dato. Non solo vanta esperienza e capacità che le quattro rampolle anche per la differenza d’età si sognano, ma è stata un soldatino al servizio della rete pronta a intervenire in situazioni di crisi: ha risposto «presente» anche quando, come lo scorso anno, stanchissima dopo un anno strapieno di impegni (da ricordare il bellissimo show Tutti pazzi per la Tv), ha accettato di chiudere la stagione conducendo proprio quel Ti lascio una canzone che si appresta a riprendere in mano. Insomma, staremo a vedere chi tornerà tra i fornelli a settembre anche perché tutto dipenderà da chi sarà il padrone di casa, una volta uscito di scena il direttore Del Noce.
Intanto, però, Antonella deve lasciare un altro pezzo di cuore a un’altra, anzi la preferita, rampolla della scuderia green (verde, a significare il ringiovanimento del parco volti Tv) di Del Noce: Caterina Balivo. Dal 7 aprile sarà lei al timone de I sogni son desideri, che altro non è che la rivisitazione de Il treno dei desideri, da sempre capitanato dalla Clerici. Anche per la Balivo vale il discorso: costa poco e più o meno riesce a portare a casa abbastanza ascolti.
Ma la Clerici non sta certo lì a guardare queste giovani rampanti e peperine sfilarle le telecamere: già son partite le trattative con Mediaset per varcare di nuovo lo steccato (lo fece già nel 1999).
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