La forza di Giorgia: essere dura e dolce

Da un lato, Meloni mostra una forza non comune, orgogliosa, fiera, persino intransigente sul piano del rispetto di principi e valori; dall'altro, esprime una umanità e una empatia che in politica abbiamo visto poco e in rare occasioni

La forza di Giorgia: essere dura e dolce
00:00 00:00

Gentile Direttore Feltri, non ricordo presidenti del Consiglio più amati di Giorgia Meloni. In base agli ultimi sondaggi, la fiducia nei confronti della premier è cresciuta ulteriormente tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025. Qualcuno dice che l'aumento del gradimento verso Meloni e verso il suo partito sia da attribuire al risultato conseguito da Giorgia sul fronte della trattativa con l'Iran per riportare a casa Cecilia Sala. Lei cosa ne pensa? Come si spiega questo fenomeno, il fenomeno Meloni?

Vincenzo Lerro

Caro Vincenzo,
ebbene sì, come tu scrivi, in base al sondaggio di Youtrend per SkyTg24, in meno di un mese il partito di Giorgia Meloni è cresciuto quasi dell'1 per cento, mentre il Pd, il primo partito di opposizione, quel punto lo ha perso, ma soprattutto, nel giro di qualche settimana è ulteriormente lievitata la fiducia nei confronti di Giorgia, fiducia che si attesta al 39 per cento, ben 5 punti in più rispetto all'ultima rilevazione. Il governo Meloni, dal canto suo, tocca il 43 per cento del gradimento, 5 punti in più ottenuti - il che non è irrilevante - nella fase più delicata dell'amministrazione annuale, ossia quella dell'approvazione della legge di bilancio, che - è evidente - contrariamente a quanto sostenuto dalla minoranza che ha condotto una campagna di disinformazione, ha incontrato il favore degli italiani, forse in particolare per gli aiuti previsti per le famiglie, che sono stati mantenuti e rafforzati.

Tu mi chiedi se il consenso conquistato da Meloni sia correlato alla liberazione e al ritorno in patria della giornalista Cecilia Sala, arrestata a Teheran e detenuta per 21 giorni all'interno di una delle carceri iraniane più temute a causa delle condizioni inumane della carcerazione. Di certo questa faccenda, ovvero la maniera tempestiva in cui Meloni l'ha affrontata e risolta, a muso duro, recandosi personalmente da Donald Trump, per interloquire con il prossimo presidente degli Usa, collaborazione necessaria essendo il rilascio di Sala vincolato al rilascio da parte dell'Italia di un cittadino iraniano arrestato su richiesta degli Stati Uniti sul nostro suolo, ha avuto un peso notevole: agli occhi del popolo italiano il nostro presidente del Consiglio è apparso risoluto, determinato, efficace e anche umano, in quanto Meloni, subito dopo il colloquio con la madre di Sala, alla quale ha promesso che avrebbe riportato a casa la figlia, è volata in Florida, incontrando peraltro le critiche di media e politici di sinistra. E quella promessa Meloni l'ha mantenuta, come tutte le altre.

Credo che Meloni, da genitrice, si sia messa nei panni della mamma di Sala e ne abbia vissuto sulla propria pelle e compreso la disperazione. Ed è questo a piacere di Giorgia: da un lato, ella mostra una forza non comune, orgogliosa, fiera, persino intransigente sul piano del rispetto di principi e valori; dall'altro, esprime una umanità e una empatia che in politica, purtroppo, abbiamo visto poco e in rare occasioni. Dunque, in quest'ottica, sì, la vicenda Sala ha contribuito ad elevare la fiducia degli italiani verso il primo ministro. Tuttavia, sarebbe semplicistico ridurre tutto a questo. In una fase storica delicata come quella che stiamo vivendo, con due guerre ancora in corso, forse una ormai in via di risoluzione e ce lo auguriamo, con scontri incendiari sul fronte della situazione interna a causa delle violenze contro le forze di polizia, fenomeno preoccupante, Meloni appare quale garanzia di equilibrio, efficienza, morigeratezza, sebbene di lei si dicesse che fosse fascista, estremista, pericolosa.

Ecco, credo proprio che gli italiani si sentano garantiti e rassicurati dalla moderazione e dal buonsenso della premier, morbida ma anche dura, ove e allorché serva. Meloni piace perché non si perde in chiacchiere vane. Ella preferisce l'azione. Gli italiani non erano abituati a tale dinamismo politico, ammettiamolo. La cosa pubblica sembrava un carrozzone vecchio che arrancava a fatica, Giorgia lo ha velocizzato. Ed ella non ascolta e non si cura delle critiche, compie quello che reputa giusto, senza la pretesa di essere infallibile e senza il timore di non piacere.

Beh, si capisce ormai che ammiro e non semplicemente stimo questa donna? Non lo nascondo. Mica c'è da vergognarsi. Appartengo anche io a quella parte di abitanti della penisola, la maggioranza, i quali hanno fiducia in Giorgia. Oggi più di ieri.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica