La Coin non si fa dettar le regole dalla Cgil "I modelli restano in vetrina fino a domani"

L'azienda replica alle critiche del sindacato: "Non ci sono i motivi per toglierli". E ricorda di non esser nuova a iniziative simili che permettono di dar lavoro a ragazzi "retribuiti nel rispetto di tutte le normative". Guarda le foto. SONDAGGIO: E' mercificazione del corpo?

La Coin non si fa dettar le regole dalla Cgil 
"I modelli restano in vetrina fino a domani"

Milano - Nonostante le proteste della Cgil, la Coin non si ferma e terrà oggi e domani i "manichini vivi" - due modelli in costume da bagno - nelle vetrine del suo negozio in piazza Cinque Giornate. Ieri l'iniziativa era stata duramente contestata dal sindacato che la definisce "mercificazione del corpo umano", ma il gruppo Coin "non ha affatto ritirato i modelli dalle vetrine, non ravvisando alcun motivo per farlo".

L'azienda sostiene che "la vetrina di un department store è il medium per eccellenza che permette di presentare brand e prodotti ricorrendo, a volte, all’interazione con i clienti". La Coin aggiunge che, per comunicare le nuove aperture nelle varie città italiane, ad esempio, il Gruppo ha fotografato i cittadini di Parma, di Pisa, di Ravenna, di Reggio Calabria e ha "ospitato in vetrina" gli scatti dei loro volti. "Spesso - spiegano ancora - le vetrine di Coin sono state teatro di performance di artisti, che hanno realizzato dal vivo la loro opera. Molti marchi di moda e di abbigliamento, in tutto il mondo, usano persone e non manichini per presentare, in vetrina o dentro al negozio, le loro collezioni o promozioni".

Il gruppo, insomma, non è nuovo a iniziative simili, che anzi ricorda di aver così "dato lavoro a un elevato numero di ragazzi e ragazze, selezionati regolarmente tramite agenzia e

retribuiti nel rispetto di tutte le normative, offrendo quindi opportunità addizionali di lavoro. Pertanto la promozione del prodotto che prevede questo genere di animazione continua oggi e domani secondo programma».

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