Sabato prossimo, presso la ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como, si inaugura «Medioevo e razionalismo», una mostra di dipinti di Adriano Caverzasio. Nell'orizzonte architettonico della città di Como si stagliano, per imponenza e rilevanza storica, le torri incastonate nelle mura medievali e gli edifici razionalisti.
Le opere recenti di Adriano Caverzasio mettono a fuoco questo confronto a distanza tra Medioevo e Razionalismo. Attraverso una pittura intrisa di materia, si concentrano sui dettagli delle pietre delle torri e sugli scorci più significativi delle architetture di Giuseppe Terragni. Di entrambe sottolineano l'essenzialità, la basilarità quasi arcaica delle forme, grazie a un uso calibrato del nero, che rimarca le strutture, ne fa percepire il reticolo portante.
Nelle ultime opere di Caverzasio, il nero diventa invece lo sfondo di immagini che assomigliano in tutto a delle lavagne. Sulla loro superficie un pennello trasformato per l'occasione in gessetto traccia, in modo energico e apparentemente sommario, il profilo degli edifici più celebri di Terragni: alla ricerca del livello primario di queste architetture già improntate dall'estrema essenzialità, ma anche dell'arduo punto di oscillazione tra rigore progettuale ed espressività pittorica.
Adriano Caverzasio è nato a Rodero (Co) nel 1944. Vive e lavora a Como. Dal 1971 al 2003 è stato l'Art Director di un laboratorio creativo di disegni per la moda e l'arredamento. Ha sempre dipinto e ha esposto per la prima volta le sue opere nel 1964 alla Rotonda della Besana, nell'ambito della mostra Milano vecchia e nuova. Da allora ha tenuto personali e ha partecipato a collettive in Italia e all'estero.
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