Confalonieri alla Commissione Ue: sudditanza psicologica verso Sky

Milano - "Siamo di fronte ad una sudditanza psicologica degli euroburocrati" nei confronti di Rupert Murdoch, patron di Sky. Ne è certo il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, parlando alla presentazione dei dati 2010 Mediaseti agli anlisti finanziari.  Confalonieri è tornato poi a commentare la contestata decisione di autorizzare Sky a partecipare alla gara per un canale multiplex sul digitale terrestre. "La Commissione europea ha autorizzato Sky a partecipare in Italia al "beauty contest" per il dividendo digitale. Le autorità italiane hanno espresso una posizione negativa, tutti gli operatori del mercato italiano anche, ma in Europa si ritiene che portare sul digitale terrestre, piattaforma aperta a tutti, il monopolista del satellite, piattaforma di proprietà esclusiva di Sky, aiuti la concorrenza. È indispensabile indurre il legislatore europeo a ridare il giusto peso ad aziende come la nostra".

Non abbiamo paura della concorrenza Nonostante ciò, il presidente di Mediaset non ha alcun timore e dice: "Dalla concorrenza siamo nati, di concorrenza viviamo e non ci spaventa quella che Sky potrebbe muoverci sulla free tv, campo in cui siamo leader indiscussi da anni".

Canale all news Dal punto di vista delle news, il gruppo Mediaset lancerà in autunno una rete tv di sole notizie, ha confermato Confalonieri. "Mediaset offre informazione affidabile, con i migliori inviati e un ampio e pluralistico ventaglio di posizioni per fare ancora di più e ancora meglio ci doteremo in autunno di una rete tv di sole notizie, declinabili su tutte le piattaforme, ma con due elementi distintivi, l’equilibrio e la tempestività". Riguardo alla fisionomia aziendale di Mediaset, Confalonieri afferma che "in Europa siamo qualcosa di unico. Nessun altro gruppo si è posizionato con forza sia nel modello pay sia nel modello free. Questa scelta mista ci consente di adattarci alle dinamiche di consumo".

Sulla proprietà intellettuale "Se vogliamo mantenere gli argini di difesa della proprietà intellettuale, del copyright, dei diritti di esclusiva, ovvero dei pilastri che tengono in piedi lo showbiz mondiale - ha aggiunto Confalonieri- se

vogliamo combattere ogni forma di pirateria e offerta parassitaria di contenuti che altri hanno sviluppato, allora è indispensabile indurre il legislatore europeo a ridare il giusto peso ad aziende come la nostra".