da Sanremo
Ops, in un battito è sparito il fantasma di Amadeus che si aggirava spaventoso sopra il teatro Ariston. In pochi avrebbero scommesso che Carlo Conti sarebbe riuscito a superare l'asticella già altissima degli ascolti raccolti dalla super coppia Ama-Fiore. E in tanti erano pronti a invadere i social di meme di rimpianto. E, invece, la prima serata del Festival 2025 non solo ha battuto quella dell'anno scorso, ma anche quelle di tutti gli anni precedenti e bisogna arrivare all'edizione del 2013 per trovare numeri simili. Sono stati ben 12.218.000 gli spettatori incollati su Raiuno martedì, due milioni in più rispetto al 2024. Un dato a cui contribuito, ma solo in maniera parziale, la total audience, il nuovo metodo di rilevazione Auditel che conteggia la visualizzazione su tutti i device, sommando alla tv gli smartphone, pc e tablet. Mentre lo share (per complicati conteggi) è lo stesso dell'anno passato: il 65 per cento. Ma anche con il metodo tradizionale (unico paragonabile) i numeri danno ragione a Conti. «E tutto questo - sottolinea sibillino il direttore Intrattenimento Ciannamea - chiudendo 40 minuti prima rispetto all'anno scorso».
Dunque, nonostante l'attuale conduttore continui a ripetere che lui «non voleva e non vuole far confronti», i vertici Rai ieri mattina hanno tirato un bel sospiro di sollievo. Non solo per il successo, ma perché l'obiettivo non dichiarato di questo Festival era quello di chiudere con un quinquennio pieno di momenti strepitosi e divertenti ma anche scandali (dalla scarpe sponsorizzate di Travolta agli amplessi mimati, solo per citarne alcuni) che è finito in maniera triste e burrascosa con un Amadeus che ha preferito lasciare la Rai con lunga coda di polemiche.
Ora si apre una nuova era che nella volontà - poi la realtà è sempre in agguato - vuole tenere il Festival nel pulito perimetro della musica e dello spettacolo allegro e anche sorprendente. E che riesce comunque ad arrivare al cuore degli spettatori. Anche di quelli sotto i 25 anni attirati dai giovani cantanti in gara. Stesso discorso di numeri alti vale anche per il Prima Festival (dove accanto ai tre conduttori si fa valere anche il duo comico dei Sansoni) e il Dopofestival.
Uno show da cui Conti ha voluto tenere lontano i sermoni - tranne quello del Papa ovviamente - i monologhi lunghi e noiosi dei co-conduttori a favore di un ritmo veloce. Anche Bianca Balti, che sta affrontando con coraggio, forza e lucidità il cancro, raccontando le cure pubblicamente sui suoi social per dare un esempio di energia e attaccamento alla vita, non ha voluto portare un messaggio sul palco di Sanremo. Anche perché il messaggio era lei stessa.
«Io ho deciso di participare al Festival - ha spiegato nella conferenza stampa della mattina - non come malata di cancro, ma come professionista. Sono venuta in qualità di top model a indossare i miei vestiti, a fare competizione con Malgioglio, non perché non voglio raccontare il dolore, ma perché voglio essere una celebrazione della vita, io voglio vivere così».
E aggiunge per smorzare altre polemiche degli ultimi tempi nata da una dichiarazione mal interpretata: «Non è vero che alcuni brand non mi hanno più chiamata perché malata, ma perché temevano di disturbarmi». E, così, stupenda nei suoi elegantissimi abiti, ha mantenuto la promessa giocando e divertendosi con Malgioglio e Nino Frassica.
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