Conti in lacrime per la mamma: "Le devo tutto"

Elodie: "Votare Meloni? Neanche se mi tagliassero la mano"

Conti in lacrime per la mamma: "Le devo tutto"
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da Sanremo

Quelle lacrime sono vere. Scendono sulle guance di Carlo Conti mentre ricorda la mamma Lolette che l'ha cresciuto da sola senza il padre, morto. Non c'è nulla di artificiale o di preparato. Però diventa un momento di pausa, un tentativo (impossibile) di riportare il Festival di Sanremo a un clima di festa, di amicizia. Perché fuori dalla conferenza stampa infuriano le polemiche su Fedez, Ferragni, Corona e il gossip sui tradimenti incrociati che vortica sui social.

Conti si è commosso quando in conferenza stampa gli è stato chiesto che valori (al contrario di quelli che incarnano alcuni cantanti in gara) vorrebbe passare al figlio Matteo di 10 anni. E lui ha risposto ricordandone alcuni che gli ha insegnato la madre ostetrica. «Mi ha cresciuto da sola - ha raccontato - mio padre (Giuseppe) è morto quando avevo 18 mesi. Era una donna fortissima, sarà per questo che ho tanta stima per le donne. Mi ha insegnato il rispetto e l'onestà». E aggiunge: «Pensate che faceva tanti lavori, ma non è mai mancata la tavola apparecchiata, anche solo per noi due». E, infine: «Se fosse morta mia madre quando io avevo 18 mesi e non mio padre sono sicuro che oggi non sarei qui. Nel senso che mio padre non avrebbe avuto la stessa grinta e tenacia di quella donna straordinaria che è stata mia madre». E certo ne deve aver trasmessa di forza la signora Lolette a Carlo ragazzino che ha la forza di diplomarsi in ragioneria e poi trovare posto in banca. E che colpo quando lui decide di lasciare il posto fisso e inseguire il sogno delle radio e, insieme ai due compagni di merende, Pieraccioni e Panariello, formare quel trio che li ha lanciati nello star system dello show. Chissà quanto era preoccupata, ma ricorda il conduttore: «Mi ha sempre sostenuto». Del resto Carlo fino a una certa età mica l'aveva tanto compresa la mancanza del padre. Lo ha raccontato in tempi passati: «Ne ho preso coscienza solo a vent'anni, durante una partita a tennis. Il babbo di Leonardo si è messo dalla sua parte a guardare la partita e lo incitava. Mi sono reso conto che quella figura, dietro la mia parte della rete, non c'era».

Poi Carlo si ricorda che la domanda era su cosa trasmettere al suo giovane Matteo e chiosa: come ricorda Alberto Pellai «ai figli bisogna dare ali e radici». «Si vede che sto invecchiando» chiude la pausa-commozione il presentatore-direttore asciugandosi le lacrime e scusandosi. Non c'è nulla di cui scusarsi. Però ora è il momento dello show, di Elodie che alla domanda se voterebbe mai Giorgia Meloni risponde: «No.

Neanche se mi tagliassero una mano»; e poi di Fedez che scusandosi fa ancora più casino, di Bella stronza di Marco Masini, dei testi misogini di Tony Effe. Chissà che direbbe la signora Lolette di come questi uomini trattano le loro signore...

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