Fabrizio Aspri
Tra presente e futuro, tra dubbi e certezze. La Roma chiude la stagione tentando un disperato assalto a quella coppa Italia coloratasi di nerazzurro nella notte dellImperatore Adriano. Conti, traghettatore dal cuore giallorosso, sogna il «Miracolo a Milano» e spiana la strada allarrivo di Spalletti, tecnico appeso alle bizze del presidente dellUdinese Pozzo, ma ormai ad un passo dal rispondere obbedisco alla chiamata di Sensi. «Chiedo solo di provarci - tuona lallenatore della Roma - perché nel calcio tutto è possibile. Due gol da rimontare sono tanti ma non è detta lultima parola. Se riusciamo a segnare nella prima mezzora, nulla diventa impossibile».
Ottimismo e convinzione nei propri mezzi, dunque. Una miscela esplosiva che la Roma tenterà di gettare tra i ciuffi derba di San Siro per render meno spettacolare la notte magica di Mancini e truppa. La Roma non vince a Milano da quasi undici anni e, udite udite, non batte lInter allombra del Duomo, con almeno due gol di scarto, da quasi un quarto di secolo. «In questa stagione abbiamo ribaltato situazioni che sembravano perse - incalza Conti - come accaduto a Udine. Ecco perché è giusto che regni lottimismo. Il tabù di San Siro? Dobbiamo stare tranquilli: al resto penserà il destino...».
Già, il destino. Lo stesso che al di là delle chance giallorosse in terra lombarda, dovrebbe affidare a Spalletti le chiavi dello spogliatoio di Trigoria. Tra lUdinese e il tecnico di Certaldo è in corso un vero e proprio braccio di ferro. Ieri i friulani, per rimanere in tema con la linea politica intrapresa, hanno confermato che «i contratti vanno rispettati», aggiungendo che «se Spalletti volesse liberarsi, avendo un contratto sottoscritto fino al 30 giugno 2006, dovrebbe pagare una penale». Lui, il diretto interessato, per il momento rimane in silenzio: rifiuta la proposta dei Pozzo, non vuole neppure pensare allipotesi di una penale, variabile tra i 150 e i 250mila euro. Ma la Roma ha bisogno che la telenovela si concluda il più in fretta possibile. Da Villa Pacelli fanno sapere che è giunta lora dellinvestitura. Calato il sipario sulla stagione agonistica, Spalletti dovrà venire allo scoperto e mettere nero su bianco. È difficile che Sensi decida di sobbarcarsi le spese e consentire a Spalletti di spiccare il volo. Molto più probabile pensare che lallenatore toscano, resosi protagonista di una buona stagione alla guida del club bianconero, possa rinunciare ai soldi per iniziare la nuova avventura in riva al Tevere. Ipotesi e nulla più. In attesa di un accordo che, a detta di qualcuno, sarebbe stato ritardato dallingresso in scena dei «poteri forti»: gli stessi che vorrebbero impedire lo sbarco a Roma di Spalletti, per consentire lapprodo in giallorosso di Guidolin, uomo della Gea.
Capitolo mercato. Iliev, esterno serbo del Messina, sarebbe ad un passo dalla squadra capitolina. Al club isolano andrebbero laltra metà di DAgostino e il prestito di Corvia, con diritto di riscatto ai siciliani. Zé Roberto, brasiliano del Bayern Monaco, nonostante le dichiarazioni di facciata, potrebbe lasciare la Germania e la Roma è pronta ad intervenire.
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