CONTRO LE TOGHE POLITICIZZATE

Il Pdl teme che riparta quel tritacarne giudiziario che ha caratterizzato la vita politica del Cavaliere e l’ultima stagione di governo. Berlusconi da cancellare, da abbattere, da liquidare in qualsiasi modo. Berlusconi fatto passare per dittatore...

Non è un dogma. I tre giudici che a Milano stanno processando Silvio Berlusconi per la presunta corruzione dell’avvocato inglese Mills non vanno considerati, per grazia divina e volontà della nazione, al di sopra di ogni sospetto. La Corte d’appello ha infatti ritenuto ammissibile la ricusazione. Cosa significa questo? Ammissibile non vuol dire che verrà poi accolta, ma qualcosa nella storia processuale del Cavaliere comincia a cambiare. È una piccola crepa in quella presunzione di colpevolezza, alimentata da rabbia ideologica, che i suoi nemici, rinnegando qualsiasi principio garantista, considerano appunto un dogma di fede. Ammissibile significa che i timori di Berlusconi su un processo politico non sono poi così assurdi. La procura di Milano non ha mai voluto prendere in considerazione la richiesta. La Corte d’appello sì.

Questa decisione a livello giudiziario non cambia nulla, non inciderà nemmeno sui tempi della prescrizione. A livello politico invece la sostanza cambia molto. Per la prima volta un giudice ammette che il «fumus persecutionis» nei confronti del Cavaliere non è un’invenzione. E il solo fatto che un magistrato possa avere un dubbio, anche piccolo, sulla neutralità di chi giudica Berlusconi rappresenta un cambio di passo. È un primo indizio contro chi vuole piegare la giustizia ai propri interessi particolari. In una democrazia, liberale e libertaria, non dovrebbero esserci nemici da condannare a tutti i costi. Non dovrebbero esserci processi che servono solo a confermare un pregiudizio o il desiderio di una vendetta politica.

Il Pdl teme che riparta quel tritacarne giudiziario che ha caratterizzato la vita politica del Cavaliere e l’ultima stagione di governo. Berlusconi da cancellare, da abbattere, da liquidare in qualsiasi modo. Berlusconi fatto passare per dittatore.

Non lo è mai stato. Lo dicono i fatti. Ma c’è ancora chi sogna e pretende di farlo fuori. Il Pdl avverte che non lascerà solo il suo leader. A costo di scendere in piazza a Milano, forse già sabato. E lì si deciderà il futuro dell’Italia.

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