Il conflitto in Libano si fermerà alle quattro del mattino ora locale. Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden, dopo che il gabinetto di guerra israeliano ha approvato la proposta di tregua sponsorizzata dagli Stati Uniti. Secondo quanto dichiarato dal leader di Washington, il cessate il fuoco è studiato per essere permanente. "Se Hezbollah violerà l'accordo, Israele avrà diritto alla difesa", ha dichiarato Biden, che ha anche confermato che non saranno dislocate truppe Usa nel Sud del Paese dei cedri.
"Nei seguenti 60 giorni, l'esercito libanese riprenderà il controllo del proprio territorio. Non sarà permesso che vengano ricostruite le infrastrutture terroristiche di Hezbollah", ha spiegato il presidente Usa. "Israele ritirerà gradualmente le sue forze e i civili di entrambe le parti potranno essere presto in grado di tornare in sicurezza alle loro comunità e iniziare a ricostruire le loro case". In un comunicato congiunto, inoltre, il leader di Washington e il presidente francese Emmanuel Macron hanno assicurato che i loro Paesi faranno da garanti affinché il cessate il fuoco venga attuato nella sua interezza. "Gli Stati Uniti e la Francia lavoreranno con Israele e il Libano per garantire che questo accordo sia pienamente attuato e applicato. Essi sono determinati a garantire che questo conflitto non provochi un nuovo ciclo di violenza", si legge nel documento.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato con Biden e, stando a quanto scritto in una nota diffusa dal suo ufficio, "lo ha ringraziato per il coinvolgimento degli Stati Uniti nell'ottenimento dell'accordo di cessate il fuoco in Libano e per l'intesa che prevede che Israele manterrà la libertà di azione nella sua applicazione". Poche ore prima, il primo ministro di Tel Aviv aveva annunciato il suo via libera alla bozza proposta dagli Usa. "Dobbiamo concentrarci sulla minaccia iraniana; dobbiamo rafforzarci e riarmare i nostri eserciti, con armi sempre più moderne; e poi dobbiamo isolare Hamas, perché dal secondo giorno di guerra contava su Hezbollah. Una volta eliminato Hezbollah, Hamas resterà da sola", aveva spiegato Netanyahu, aggiungendo che la priorità per lo Stato ebraico rimane "scongiurare un'arma nucleare nelle mani dell'Iran".
Sulla questione è intervenuto anche il premier libanese Najib Mikati, secondo cui la tregua è "un passo fondamentale verso l'instaurazione della calma e della stabilità in Libano" e "aiuta a stabilire la stabilità regionale". Ha anche ribadito l'impegno del suo governo a "rafforzare la presenza dell'esercito nel sud". Per quanto riguarda il contenuto dell'accordo, non è ancora chiaro se una clausola specifica, ovvero quella che avrebbe permesso a Israele di continuare a operare militarmente al confine tra Libano e Siria, sia ancora presente nel testo finale di cui si attende l'approvazione. Le autorità di Beirut si erano opposte.
Nonostante la tregua imminente, lo scambio di colpi tra Hezbollah e Idf non è cessato. Durante la giornata e anche dopo l'annuncio di Biden, le forze aeree israeliane hanno bombardato a più riprese diverse aree del Libano, tra cui anche la capitale Beirut, mentre le forze di terra si sono spinte fino al fiume Litani.
Secondo l'agenzia ufficiale di Damasco Sana, inoltre, gli aerei con la stella di Davide hanno colpito i valichi tra il Paese dei cedri e la Siria. I terroristi del Partito di Dio, invece, hanno lanciato molteplici razzi e droni contro le regioni settentrionali e centrali della nazione ebraica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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