Si corre stamattina la Milano21, la mezza maratona organizzata da FollowYourPassion che porterà sulle strade del centro cittadino partendo dalla Fiera oltre 11mila podisti su due distanze: quella dei 21km097 metri e quella dei dieci. Un fiume di persone, con tantissimi stranieri provenienti da un centinaio di Paesi, con molti campioni tra cui l'azzurra Giovanna Epis che può vantare le due partecipazioni olimpiche di Tokyo e Parigi e con tanti appassionati. Tutti in gara con i propri obbiettivi, i propri sogni e con le proprie storie. Bella da raccontare è quella di Daniele Sironi, 32 anni sommelier di Pregnana Milanese che cinque anni fa durante un controllo di routine scopre di soffrire di una cardiomiopatia dilatativa, una patologia del cuore che causa insufficienza cardiaca. La vita può cambiare in un attimo e per lui quello è l'inizio di un calvario che lo porta in sala operatoria dove gli viene trapiantato un cuore nuovo. Cure e riabilitazione lo riavvicinano a piccoli passi ad una vita normale che però trova una svolta nello sport. Soprattutto in quello di endurance. E allora correre, nuotare, pedalare entrano a far parte delle sue giornate fino ad arrivare, pochi mesi fa, a tagliare il traguardo di un triathlon. E oggi a corre la mezza maratona.
«Ti svegli una mattina e ti ritrovi con la vita stravolta racconta . Mi ricorderò sempre le parole del medico: l'unica soluzione al mio problema era il trapianto di cuore. Avevo 27 anni ed ero appena diventato papà, chiunque può immaginare come mi sia sentito. Dopo il trapianto in piena pandemia, ho iniziato a giocare a tennis ma ad un certo punto però ho capito che avevo bisogno di nuove sfide. Così un paio di anni dopo ho deciso che mi sarebbe piaciuto provare a fare triathlon. Sport di cui conoscevo solo le tre discipline. Ho recuperato la mia prima bici dalla cantina di mio nonno ma l'inizio non è stato semplice e mi sono reso conto che non avrei mai potuto farcela da solo e così mi sono affidato a Simone Diamantini, coach di triathlon di lunga e importante esperienza, che mi è stato vicino e mi ha aiutato. Dopo neanche un anno è arrivata la mia prima gara a Peschiera del Garda».
Milano21 sarà la sua prima gara di corsa in assoluto e non è un caso. Anche se Sironi vive a Pregnana, un paesino dell'hinterland, Milano è la sua città ancor più dopo il trapianto, visto che ad eseguire l'intervento e a seguirlo nella ripresa è stata una equipe di medici del Niguarda. «Cosa mi aspetto da una mezza maratona? Emozioni e sensazioni positive, prima di tutto. Vorrei tagliare questo nuovo traguardo per provare poi a correre anche una maratona intera e in futuro provare a misurarmi in mezzo Ironman dove si nuota per 1,9 chilometri, si pedala per 90 e alla fine si corrono i 21 chilometri della mezza maratona... Non mi interessano tempi e performance ma solo arrivare al traguardo e coronare un sogno».
Sironi da qualche tempo è testimonial dell'Aido, l'associazione donatori di organi cui si è avvicinato negli anni del trapianto: «Racconto la mia storia nelle scuole, sperando di insegnare ai ragazzi che tutti possono fare sport e che praticare un'attività sportiva fa bene al di là del risultato agonistico. Anche la mia presenza alle gare è finalizzata a far conoscere ciò che mi è successo e sensibilizzare tutti su quanto sia importante donare gli organi...».
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