
Protette nelle case comunità che le hanno accolte, con un'identità segreta, le donne vittime di violenza devono poter contare su una rete di assistenza a tutto tondo. Non rischiare di lasciare tracce per non essere rintracciate dai loro aguzzini o stalker. Ma, sempre sotto copertura, possono lavorare, studiare e/o imparare un mestiere: rifarsi una vita, insomma. Un'opportunità in questo senso arriva dalle associazioni «Scarpetta Rossa Aps» e «Oro Verde Zero Cento» che stanno offrendo alle donne vittime di violenza corsi gratuiti di apicoltura. L'intento è quello di aiutarle a conquistare l'indipendenza economica e, al contempo, garantire continuità al pianeta, visto che, senza insetti impollinatori, le specie vegetali rischiano di non riprodursi.
Si parte dalle zone verdi della città. Le donne impareranno da apicoltori esperti come avvicinarsi a un alveare, come prendersi cura delle arnie e raccogliere il miele. Il prodotto verrà poi venduto in vasetti con un'etichetta che descriverà il tipo di miele e racconterà che il ricavato sarà devoluto in beneficienza.
I proventi andranno parte all'associazione Scarpetta Rossa che si occupa appunto delle vittime di violenza e parte all'associazione ambientalista. «Da sempre noi di Oro Verde Zero Cento amiamo le api, minacciate dall'inquinamento e ora vogliamo amare anche le donne, minacciate dalla violenza. Come? Offrendo loro l'opportunità di imparare un lavoro a contatto con la natura, diventare piccole imprenditrici e conquistare quell'indipendenza economica che le possa rendere libere di volare, come le nostre api», ha dichiarato Carmela Acampora, vicepresidente dell'associazione di educazione ambientale.
Chiara Balistreri di «Scarpetta Rossa» ha commentato: «È un'iniziativa unica che accompagna le donne, vittime di violenza, verso la libertà e il pianeta verso un posto migliore. Le donne, come le api, sono fonti di vita».
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