Lezioni di italiano e di cultura del nostro Paese: punta sull'integrazione il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara come possibile antidoto alla rabbia dei ragazzi del Corvetto, che hanno messo a ferro e fuoco il quartiere a seguito della morte di Ramy Elgaml il 24 novembre.«Marginalità e irregolarità che generano, in alcuni casi, devianza devono essere risolte o altrimenti rischiamo esplosione di conflittualità sociale. La scuola ha gli strumenti per fare tanto» sostiene il ministro. «Dobbiamo favorire un'immigrazione regolare e dobbiamo lottare contro la marginalità - ha aggiunto -. Abbiamo investito per la prima volta, 13 milioni di euro per l'italiano e per la nostra cultura in modo potenziato ai giovani di primo arrivo, e in questo ci sono anche gli studenti arrivati clandestinamente». Il prossimo anno «avvieremo dei corsi di potenziamento della lingua e cultura italiana per gli studenti di primo arrivo per favorire l'inserimento e la lotta alla marginalità sociale. Quest'anno solo con le risorse stanziate raggiungeremo 30mila ragazzi» ha concluso Valditara.
Anche il sindaco Beppe Sala, che ha effettuato un sopralluogo qualche giorno fa ha parlato della specificità del Corvetto, come quindi di un quartiere particolarmente fragile dove l'amministrazione non è riuscita a mettere in piedi progetti di inclusione sociale, ovvero di attività sociali che aiutassero i ragazzi, in questo caso di seconda generazione, a uscire dalla marginalità in cui si trovano a vivere. Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, a Milano settimana scorsa, ha ribadito l'arrivo di rinforzi, già in quetso mese in cui concejtramo eftsivitò, turisti e quindi potenziali situazioni di stress.
Mette insieme il doppio filone il centrodestra milanese che con i capigruppo in Comune ha chiesto appunto un rinforzo di presidio del territorio e progetti e interventi di tipo sociale. «Chiaramente i seicento agenti in più che arriveranno a Milano grazie al governo sono una manna dal cielo, ma mi chiedo cosa stia facendo il Comune. Dove sono finite le nuove assunzioni della polizia locale che erano state promesse?- chiedeva il consigliere comunale della Lega Samuele Piscina -. Dove sono i ghisa nei quartieri che potrebbero fare sicurezza affiancando le forze dell'ordine? ».
«Comune e sindaco hanno una responsabilità sulla sicurezza, spesso si nasconde la testa sotto la sabbia, ma c'è un comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza in Prefettura dove siede anche Sala e può porre le priorità del territorio - ha detto il capogruppo di Fdi Riccardo Truppo -.Con un ordine del giorno chiederemo che nel prossimo comitato Sala ponga questi temi come prioritari come azione delle forze dell'ordine». Fratelli d'Italia inoltre chiede che vengano messi nel quartiere presidi fissi o mobili «anche per un mese, per ripristinare la legalità».
Punta il dito sulla mancata progettualità sociale di Palazzo Marino, il capogruppo della Lega Alessandro Verri: «Il sistema dell'accoglienza è andato in default, ha dimostrato il suo fallimento. All'interno della sessione di bilancio lavoreremo per aumentare le risorse alla polizia locale, per presidiare i quartieri, non solo il Corvetto, ma anche San Siro, via Padova, quelli dove si annida di più il disagio giovanile. Sull'integrazione serve lavorare anche con presidi sociali che questa giunta non ha mai messo in campo».
Modello di accoglienza fallimentare anche per Mariangela Padalino di Noi Moderati: «Chiediamo che venga progettata un'accoglienza diversa, non per tutti, e di lavorare su progetti diversi. Non è per tutti ma deve essere di qualità, è l'appello che insieme alla società. Noi moderati facciamo al sindaco».
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