"Volete scrivere un libro su di me?". Così Igor "il russo" Vaclavic - Norberth Feher prende in giro le forze dell'ordine dal 2007.
Come racconta il Resto del Carlino, quella sul nome non è l'unica menzogna del killer di Budrio. Oltre a mentire sulle sue origini e sul suo passato, l'uomo non ha mai raccontato nulla di sé. E anzi, nel formulario che doveva riempire ogni volta che veniva fermato si divertiva a scrivere frasi come "Non sono obbligato a rispondere!", "Nessuna autobiografia! Grazie!", "Volete per caso scrivere un libro???". Il tutto poi siglato con un finto ideogramma giapponese.
Oppure, come in occasione del suo primo arresto, si faceva beffe delle autorità scrivendo in crillico e inventando il nome dei suoi genitori o il suo precedente lavoro ("esercito, fanteria leggera"). Trucchetti che lo hanno aiutato a restare - impunito - in Italia, nonostante i due decreti di espulsione che lo avevano raggiunto: come si fa a rispedire un "fantasma" che non rivela mai il suo vero Paese d'origine?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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