Pro Pal e studenti in piazza tra foto insanguinate della Meloni e minacce di morte

Gli studenti sono tornati in piazza contro il governo per supportare la Palestina: nei primi minuti si registrano già negozi imbrattati e slogan contro il premier

Pro Pal e studenti in piazza tra foto insanguinate della Meloni e minacce di morte
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Nuove manifestazioni di piazza, un altro venerdì da incubo per le città: curiosamente, scioperi e manifestazioni riescono a essere organizzati sempre nel giorno che precede il weekend. Se la settimana scorsa a creare disagi è stato lo sciopero dei mezzi, oggi sono gli studenti, i collettivi e i centri sociali, scesi in piazza per il secondo atto del "No Melony Day". A Milano, nei primi minuti della manifestazione contro il governo, è stato imbrattato un negozio Carrefour. Anzi, è stato "sanzionato", come dicono i manifestanti, per la sua "collusione" con la guerra in Medio Oriente e il suo presunto schieramento con Israele. A Genova, invece, gli studenti pensano di essere tornati indietro di 60 anni: "O mio caro governo Meloni, Palestina sarà il tuo Vietnam", "L'esercito e il governo si chiudono col fuoco, con i ministri dentro sennò è troppo poco".

La manifestazione degli studenti di Bari si è caratterizzata per gli slogan che richiamano quelli dei terroristi rossi degli anni Settanta, le Brigate rosse. In una parte del corteo, infatti, gli studenti di Cambiare Rossa e Osa non mancato di cantare: "Meloni fascista sei la prima della lista". Il titolare del negozio Carrefour di via Visconti di Morrone, in centro a Milano, quando ha visto i manifestanti apprestarsi a imbrattare il suo negozio con i palloncini pieni di vernice ha provato a uscire per fronteggiarli ma è stato fermato dalle forze dell'ordine: "Ogni volta è la stessa storia. Oggi il motorino, l'anno scorso la macchina".

A Torino, invece, i collettivi hanno bruciato un fantoccio raffigurante il ministro Giuseppe Valditara davanti alla sede del Miur, dopo aver esposto anche immagini del ministro insanguinato. "a mia solidarietà al Ministro Valditara, vittima di un vergognoso atto di inciviltà durante un corteo studentesco a Torino. Bruciare un fantoccio con la sua immagine non è una protesta, ma un gesto intimidatorio. Il mondo della scuola deve essere un luogo di confronto civile, non il teatro di simili aggressioni.

Come Governo continueremo a batterci per porre fine a questo clima di odio e di violenza alimentato dalla farsa buonista di certi sinistri facinorosi", ha dichiarato Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d'Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.

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