Così la prevenzione si adegua ai cambiamenti della città

Alla stazione Termini si è affacciato un nuovo tipo di criminalità. Presso le macchinette automatiche per fare i biglietti sostano individui che offrono il proprio aiuto ai passeggeri in difficoltà. In realtà stanno lì per pretendere soldi per l’assistenza, per trattenere il resto, o addirittura per rubare portafogli e carta d’identità. «Sono batterie di persone in attesa che arrivi il soggetto più vulnerabile, per questo abbiamo attivato un servizio specifico contro questo fenomeno delinquenziale. Operiamo arresti tutti i giorni». A parlare è il colonnello Alessandro Casarsa, comandante del gruppo carabinieri di Roma, un organico composto da 10 compagnie e 60 stazioni, per un totale di 2mila uomini attualmente impegnati a rendere sicura l’estate dei romani, «offrendo un servizio completo, dimostrando che ci siamo dove serve e quando serve, con rinnovate modalità».
In effetti la caratteristica di questa estate è la maggiore presenza in città della gente. Si è diversificato il modo di andare in vacanza. Oggi molti escono di casa di giorno per andare in piscina o lungo le rive del Tevere. I ladri agiscono di preferenza di giorno, negli appartamenti disabitati per qualche ora. Varie le tipologie dei furti. Si va dagli acrobati che riescono ad arrampicarsi fino al quarto piano tenendosi al tubo del gas, alla rom che con una radiografia apre tranquillamente la porta blindata chiusa solo con lo scatto. I carabinieri hanno modificato il dispositivo di sicurezza estiva sulla base delle nuove esigenze, tanto è vero che sono diminuiti i furti negli appartamenti. D’accordo con le altre forze di polizia sono state presidiate alcune aree di accesso alla città: stazioni ferroviarie, metro, porti, aeroporti, strade di grande comunicazione, con un’attività di filtro preventivo. Sono stati rinforzati i presidi nelle aree della movida e aumentati i controlli per l’abuso di alcoolici. Però permangono il borseggio, la rapina in strada, le liti per il parcheggio e per gli apprezzamenti a ragazze.
L’attività di controllo del territorio è affidata anche a pattuglie a piedi e in borghese, con l’utilizzo mezzi tecnologici quali telecamere poste nelle zone in cui si pratica lo spaccio. Ci sono carabinieri in divisa e in borghese.

Alcune notti fa, nel corso di un servizio contro lo spaccio di stupefacenti a piazza Trilussa, una coppia giovanissima di carabinieri ha arrestato uno spacciatore. «Abbiamo recuperato risorse che prima utilizzavamo nei servizi di vigilanza, svolti oggi dall'esercito», fa presente il colonnello Casarsa.

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