!["Così preziosi ma discreti, sempre fedeli al nostro Dna"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/12/11/1733900408-ajax-request.jpg?_=1733900408)
«Non mi definirei una persona romantica, nonostante questo adoro il simbolo del cuore e lo indosso ogni giorno sul mio anello di fidanzamento» confessa Maria Cristina Buccellati, direttore comunicazione del brand di gioielleria fondato a Milano dal nonno Mario nel 1919.
In un mondo fatto di tendenze mordi e fuggi, la festa degli innamorati è ancora legata ad un segno così tradizionale?
«Per noi sì, anche se può sembrare ovvio e scontato. Il nostro compito è proporre sempre nuove interpretazioni, restando fedeli al dna di Buccellati: abbiamo quelli lavorati a ramage o effetto tulle come nella collezione Opera o quelli più stilizzati. In generale è molto amato in versione ciondolo, anche perché è discreto e portabile. Ma amano anche le fedine Eternelle che interpretano l'infinità di questo sentimento».
La discrezione è un tema molto attuale parlando di preziosi, in questi anni è cambiato il modo di indossarli?
«Assolutamente, anche se le nostre creazioni sono sempre state sinonimo di uno stile poco esibito. Oggi per andare incontro alla volontà di averli con sé tutti i giorni abbiamo minimizzato i volumi, si vede anche nella nostra comunicazione che racconta di un modo semplice, quasi casuale di portare i gioielli».
Una scelta di elegante nonchalance che non si fa condizionare dalle tendenze e dalle richieste del mercato.
«La nostra forza è proprio quella, non seguire le mode ma essere fedeli al nostro stile. Mi piace definirci consistenti».
Una coerenza che nel tempo ha fidelizzato i vostri clienti.
«Siamo felici di poter affermare che chi sceglie le nostre creazioni poi ne diventa assuefatto. È un tema che ha ispirato anche una delle nostre campagne a cui sono particolarmente affezionata: My heart belongs to Bucellati ha un duplice significato e si riferisce sia all'appartenenza del gioiello, sia al sentimento di devozione di chi ritorna sempre da noi per acquistare un prezioso».
I gioielli spesso sono legati ad anniversari o celebrazioni, il savoir faire di Buccellati vi permette di firmare pezzi unici. Quali sono le richieste più curiose che avete ricevuto?
«Ne ricordo una in particolare che mi ha davvero stupita, non solo per il gioiello che abbiamo creato, un magnifico anello a cuore, ma per la meticolosità e la creatività con cui l'innamorato ha voluto progettare quel momento: ci ha chiesto di realizzare un libro scritto da una calligrafa in cui ha raccontato la loro storia e l'ha consegnato durante un viaggio ai Caraibi, insieme all'anello. Un gesto così romantico e ricercato che non l'ho più dimenticato».
A cosa si ispirano le vostre creazioni?
«A tutto quello che ci circonda, ma sopratutto all'arte, all'architettura e alla natura.
Abbiamo la fortuna di possedere un archivio di inestimabile valore creativo alcuni pezzi pensati da mio nonno negli anni '30, mi riferisco alle collezioni Hawaii e Marci, sono ancora meravigliosi, il nostro lavoro è reinterpretarli in chiave moderna, con piccoli aggiustamenti. L'obiettivo è attualizzare, mai snaturare».
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