Cosa rischia chi vuol salvare un cane

Sono le sette. È una mattina arroventata di agosto, ma l'aria è ancora sopportabile. Il tratto di strada tra Albenga e Ceriale è ancora vuoto di auto. Sto correndo come ogni mattina d'estate con la mia cagnolina meticcia recuperata al canile municipale di Roma, quando nei pressi di una casa di campagna sento uno strano lamento. Mi fermo per capire. È un cane. Nel giardino malconcio al confine con una stradina privata che porta nei campi intravedo due gabbie strettissime. Sposto la rete di protezione e mi accorgo che in quello spazio troppo stretto due scheletri bianchi e marroni cercano di sopravvivere al caldo afoso. Sono cani da caccia, un bretton piuttosto vecchiotto e un pointer che non avrà più di due anni. Nella gabbia del più anziano una cuccia di legno marcio occupa tutto lo spazio cosparso di escrementi. Fatica a stare in piedi. Mi guarda fisso come ad implorarmi di fare qualcosa. L'altro ha la gabbia occupata solo da una vecchia pentola con un dito di acqua melmosa: riesce a muovere le zampe. Inserisco la mano nella gabbia del più giovane e lui appoggia il musino e inizia a leccarmi. Sembra che implori di portarlo via. Mi attacco al telefono e riesco a parlare con l'Asl. Mi risponde il responsabile del canile comunale. Mi ascolta ma dice di non potermi aiutare. Mi offro volontaria per portare i cani al canile di Cenesi, uno dei più accoglienti d'Italia. Il veterinario però mi sconsiglia: oltre a costarmi 3200 euro, se i cani fossero microchippati io rischierei una denuncia per furto e le bestiole verrebbero rispedite al proprietario. L'Associazione Italiana per la Difesa Animali e Ambiente proprio in questi giorni parla dei cani maltrattati da certi cacciatori quando gli animali, vecchi o malati, perdono le caratteristiche di lavoro: 3300 segnalazioni «firmate e sottoscritte».Chiamo il 118. Il responsabile dell'emergenza veterinaria fa un sopralluogo e trova il cane più giovane libero in giardino. La pentola è stata riempita d'acqua e il cane più anziano non c'è. I proprietari dicono di averlo fatto sopprimere qualche tempo fa perché malato.

Verso sera il responsabile del 118 mi chiama e dice che pagherò le conseguenze della segnalazione inutile e inesatta, perché il cane era solo uno. Fino a qualche ora fa erano due lo possiamo testimoniare in tanti e anche le foto. Questa è l'Italia, questa è la Liguria, questa è la crudeltà.

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