Cotral, stangata per i pendolari a partire da luglio

Una delle ultime iniziative da «mobility manager» è stata quella di dare l’ok alla Cotral, la compagnia di trasporti extraurbani del Lazio, di varare la stangata ai danni dei pendolari aumentando il costo dei biglietti. Una maggiorazione consistente: il 25 per cento rispetto a quanto si paga ancora oggi. Stiamo parlando di Fabio Ciani che proprio ieri è stato nominato presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e che nel futuro più prossimo dovrà lasciare l’incarico di assessore alla Mobilità, ma che - ci si può quasi scommettere - non verrà dimenticato proprio per questo provvedimento vessatorio approvato dalla giunta Marrazzo un mesetto fa e che andrà in vigore dal primo di luglio.
Gli aumenti investono tutte e 12 le fasce chilometriche e riguarderanno oltre al trasporto su gomma pure la tratta ferroviaria Roma-Viterbo. Per fare un esempio, chi paga per 10 chilometri di percorso 77 centesimi, dal primo luglio pagherà 1 euro tondo, chi ne paga 2,50 per percorrere 50 chilometri ne pagherà 3,10, e così via fino a un massimo di 6,30 euro per tratte comprese tra i 120 e i 150 chilometri. Insomma un ulteriore aggravio che andrà colpire quella categoria già di per sé disagiata come sono i pendolari che quotidianamente si recano nella capitale per esigenze di lavoro. L’aumento bastonerà soprattutto chi utilizza le cosiddette tariffe non integrate: vale a dire circa il 30 per cento degli utenti. Il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore già dal 1° maggio scorso ma - chissà perché - è slittato fino alla pubblicazione dell’atto sulla gazzetta ufficiale.
C’è, però, chi avanza altre ipotesi sul rinvio: «La giunta Marrazzo si potrebbe essere resa conto di non aver concertato gli aumenti con le associazioni di utenti, di consumatori e pendolari come è sempre doveroso in questi casi. Inoltre - spiega il vicepresidente del Consiglio regionale Bruno Prestagiovanni (An) - è sconcertante riversare sull’utenza le spese dell’azienda e in modo così sommario: ci chiediamo infatti perché Cotral non si è impegnata a dare fin da ora le informazioni all’utenza». Infatti a disposizione degli utenti sul sito web dell’azienda vengono riportate solo le vecchie tariffe e una pletora di link sui servizi offerti. Quanto al numero verde, istituito nel 2004, è stato scollegato. Eppure sembrerebbe che la compagnia non ha alcuna intenzione di tirare la cinghia.

Tutt’altro, perché - a sentire ancora Prestagiovanni - alla Cotral hanno dato il via libera a una serie di avanzamenti professionali: «Vi sono state di recente alcune promozioni discrezionali all’interno dello Staff internal auditing, l’ufficio preposto alla tutela del patrimonio, senza che vi fossero i presupposti. Manovre che accrescono il clima di sospetto e che la Giunta farebbe bene a verificare con maggiore attenzione».

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