Crisi, aziende pessimiste Allarme cassa integrazione

Cig in calo rispetto a dicembre. Fornero propone assegni di disoccupazione. No della Fiom Cgil. Imprese scettiche su miglioramento economico

Crisi, aziende pessimiste Allarme cassa integrazione

Una nota della Cgil fa il punto sull'inizio del nuovo anno lavorativo e sottolinea la situazione della cassa integrazione. Al sindacato sono preoccupati dal calo significativo della Cig, segnale di "una progressiva transizione verso la disoccupazione".

A gennaio il monte ore si è arrestato a 54.981.196, in discesa rispetto a dicembre quasi del 10%, dell'8,46% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Dietro a questi dati ci sono 312mila lavoratori coinvolti, per i quali il taglio del reddito incide di circa 675 euro a testa, per un totale di 211 milioni di euro.

Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil, parla di "una situazione che non consente ottimismi in un paese entrato nell’incubo della recessione" e sottolinea: "con la riduzione della cassa c’è un contestuale aumento del livello di disoccupazione e di mobilità, così come il calo di quella in deroga è il segno della conclusione o della mancata approvazione dei finanziamenti delle regioni". È "piena emergenza" insomma.

Le aziende che fanno ricorso ai decreti di cassa integrazione speciale aumentano anche nel mese di gennaio. Sono state 320 lo scorso mese, in aumento del +29,03% sull'anno scorso. Il dato vale particolarmente per i gruppi industriali con insediamenti in più territori. Torna a crescere il ricorso alla cig per crisi aziendale (+16,43%), che rappresentano poco più del 50% dei decreti totali. In frenata il ricorso al fallimento (-21,88%). Continuano "gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende, migliorano leggermente ma continuano ad essere una percentuale poco rilevante".

Tra le Regioni il ricorso più alto alla cassa integrazione si segnala di nuovo al nord. Al primo posto la Lombardia, seguita da Veneto e Piemonte. Al centro guida il Lazio, con 4.031.062 ore che coinvolgono 22.904 lavoratori. Nel Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 3.287.231 ore per 18.677 lavoratori. 

Scontro tra governo e sindacati

Mentre il ministro Elsa Fornero propone gli unemployment benefit, ovvero gli assegni di disoccupazione come mezzo per evitare il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, "usata per le riorganizzazione delle aziende, le ristrutturazioni e la risoluzione della crisi per un tempo definito", al quale oppone un rafforzamento della cassa ordinaria, di diversa opinione sono i sindacati.

Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, boccia la stretta sulla cigs. "Sostituirla con l’indennità di disoccupazione - sottolinea - è come aprire ai licenziamenti collettivi di fronte alle riorganizzazioni aziendali". Secondo il sindacalista bisognerebbe piuttosto "estendere la cassa anche a chi non ce l’ha".

Confcommercio: imprese pessimiste

Un rapporto diffuso questa mattina da Confcommercio prende il polso alle aziende legate ai settori commercio, turimo e servizi e rileva il pessimismo generale nei confronti dell'andamento dell'economia italian per il quarto trimestre 2011.

Il 43,9% denunciano un peggioramento della situazione della propria impresa. In netto aumento anche i ritardi nei pagamenti da parte delle imprese esposte con la Pubblica Amministrazione. Il 40% delle imprese estende le proiezioni pessimiste anche sul primo trimestre 2012.

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