Crisi e meteo non scoraggiano il ponte (lunghissimo) degli italiani

Sono 5,1 i giorni di pausa che ci si concederà quest'anno contro i 3,8 del 2024. La spesa per le festività è di 1,5 miliardi

Crisi e meteo non scoraggiano il ponte (lunghissimo) degli italiani
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Non li ferma la crisi e tantomeno li scoraggia il meteo incerto: tra Pasqua, 25 aprile e primo maggio sono complessivamente 21 milioni gli italiani che vanno a prendere un assaggio di vacanza e decidono di mettersi in viaggio in questo inizio Primavera (un totale di oltre 27 milioni in partenza se si considera chi approfitta delle diverse combinazioni che offre il calendario fino al 4 maggio). Complice la scadenza dei ponti, infatti, quest'anno i viaggiatori si ritaglieranno una pausa in media più lunga di quella dello scorso anno, con 5, 1 giorni di pausa rispetto ai 3,8 dell'anno scorso. E sembra che il movimento turistico per questi ponti produrrà un giro di affari oltre 9 miliardi di euro. Ovviamente considerando anche gli arrivi nel nostro Paese da parte dei turisti stranieri.

L'Italia resta infatti la meta privilegiata con oltre 15,8 milioni di presenze complessive (+2,4%). In aumento il numero di francesi, svizzeri, polacchi, olandesi e spagnoli ma resta alta anche la percentuale di tedeschi, brasiliani, scandinavi, austriaci e ungheresi. Cittadini statunitensi e canadesi si confermano amanti dell'Italia mentre risultano, invece, in flessione, le prenotazioni dei turisti dall'Asia: indiani, coreani, cinesi e giapponesi. Per quanto riguarda i consumi, il 42% degli italiani limita le spese pasquali al minimo indispensabile e circa 10 milioni non prevedono nessun menù speciale. Circa 8 milioni pranzeranno in ristorante e agriturismi. La spesa complessiva per le festività raggiunge 1,5 miliardi di euro, un incremento di 120 milioni rispetto al 2024 (+8%), ma si tratta di un aumento puramente nominale, di un'illusione ottica creata dall'effetto inflazione per cui i consumi reali in realtà scendono: si comprano meno prodotti a prezzi più alti. Per il pranzo di Pasqua otto italiani su dieci (cioè l'80%) sono rimasti a casa propria o sono stati ospitati da parenti o amici. E la spesa a famiglia si è aggirata attorno agli 82 euro (in aumento del 9% rispetto allo scorso anno).

Sulle tavole non sono mancati i piatti della tradizione come le uova (secondo Coldiretti, ne sono state consumate circa trecento milioni, sode o nelle ricette tipiche) e l'agnello, servito in quasi la metà delle case (il 44%) così come i dolci regionali con la pastiera napoletana che mantiene sempre il suo primato.

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