«Crisi della nautica? Per superarla io apro un cantiere»

«Crisi della nautica? Per superarla io apro un cantiere»

Ci vuole coraggio a fondare un cantiere in un periodo così. «Beh, ci vogliono ottimismo e idee nuove. Convinto come sono che la crisi della nautica interessa solo il nostro Paese. Per motivi fiscali. Agli italiani piacciono ancora le barche, solo che navigano all'estero». Parole di Raoul Zunino - una vita nella nautica con un lungo passaggio in Pershing - che ha deciso di scendere direttamente sul mercato (è anche l'importatore di Tiara presso Corte Lotti). Con Andrea Lotti ha fondato Shadow Line, cantiere «che soddisfi completamente le reali esigenze di chi va in crociera». Per farlo, ha puntato su una delle tipologie di moda - l'explorer, o navetta se preferite - e ha affidato il progetto a una firma illustre quale Fulvio De Simoni. SeaShare 23 è presente a Genova nello stand Tiara, in attesa del via per la costruzione e il varo previsto per il 2014. Per De Simoni è «un concept moderno per un genere classico, che non fa perdere vantaggi e caratteristiche marine di questo tipo di imbarcazioni».
La barca è lunga 23,90 metri (quindi non è una nave da diporto) e larga 6,40. Disloca 61 tonnellate e può ospitare sino a 18 persone. Motori: coppia di Caterpillar o Man da 600 a 1100 Cv per navigare a una velocità di crociera che varia da 8 a 13 nodi e una massima fino a 17 nodi. I 21mila litri di carburante consentono grande autonomia. Scontata la domanda a Zunino: che cosa ha di diverso rispetto alle altre navette? «Volevo un explorer mediterraneo, godibile anche e soprattutto nelle aree esterne perché trovo sempre un po' troppo nordici quelli sul mercato. Poi ha una misura intelligente, offre grandi spazi ma non è una nave da diporto. E ancora: è basato sulla qualità generale e sulla massima personalizzazione, grazie alla costruzione in alluminio riciclabile al 100 per cento».
In effetti, i rendering lo confermano.

È un vero custom per il quale l'armatore può chiedere i più svariati layout interni, vetrature di ogni forma e «giocare» con la prua che può essere un solarium, diventare un garage per ospitare il tender o una moto, o attrezzata a sala pranzo.
Se aggiungiamo l'ampio pozzetto e il fly importante, SeaShare 23 è davvero uno yacht en plein air.

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