Crisi senza fine, ma non per tutti

Crisi senza fine, ma non per tutti

Come affrontare la crisi più dura della storia della nautica? Semplice: nuovi progetti, in particolare di superyacht e megayacht, settore che non conosce crisi, come insegna l'ultimo Monaco Boat Show, da sempre la vetrina della fascia alta e altissima. Bene, a Port Hercules c'erano all'ormeggio oltre 100 barche - pardon navi - lunghezza media 47 metri: 6 di queste oltre i 70 metri, 38 nuove di zecca.
Ecco perché non deve stupire il boom di nuovi progetti, quasi tutti a motore e principalmente italiani: per fortuna, in questo settore, il nostro Paese mantiene solidamente la leadership sia per la qualità sia per lo stile che fanno ancora la differenza. Vale la pena, quindi, di sbirciare nei cantieri.
Partiamo da Baglietto che ha affidato «l'era Gavio» a Francesco Paszkowski per i tre nuovi progetti: due megayacht dislocanti in acciaio e alluminio - il 46 già in costruzione e il 58 - e un 46 metri Fast in alluminio. Se il 58 e il 46 Fast sono l'evoluzione del tipico stile Baglietto, decisamente inedito per gli stilemi della Real Casa è il 46 dislocante con prua slanciata e tratti squadrati e morbidi.
Due progetti molto interessanti anche per Sanlorenzo: Sl 118 ed Explorer 42. Il primo diventerà l'ammiraglia della linea planante con i suoi 36,5 metri e inedite soluzioni tecnico-stilistiche, senza rinunciare al family feeling. Il secondo, 42 metri, interpreta la filosofia di yacht a grande autonomia per raggiungere ogni mare del mondo, in sicurezza e comfort.
Si varerà in estate il secondo esemplare della serie 42 Vintage di Codecasa, altro brand storico: un dislocante in acciaio e alluminio. Lo stile classico è stato rivisto con soluzioni e tecnologie d'avanguardia.
Due nuove linee sono pronte in casa Admiral Tecnomar, con filosofie diverse. Da una parte la X Lence composta da yacht dislocanti in acciaio e alluminio (45, 57 e 65 metri), concepiti come un'isola galleggiante con tutti i comfort. Dall'altra la C Force, pensata per le navigazioni più lunghe e con una maggiore funzionalità: alle tre dimensioni della X Lence se ne affianca una da 75 metri.
Sul tema explorer, meritano attenzione anche il 45 metri in alluminio di Picchiotti che incarna alla perfezione i tre cardini della linea Vitruvius (efficienza, sostenibilità e robustezza). Quindi, la gamma Nauta Air dislocante e semidislocante che Mario Pedol (Nauta Yacht Design) ha pensato per il Cantiere delle Marche (80, 96, 105 e 115 piedi).
Salendo ancora di dimensioni, ecco il Mangusta Oceano 148 di Overmarine che per la prima volta si cimenta in un dislocante meno aggressivo della sua lunga tradizione.
Sui tavoli ci sono anche il 100 metri dislocante su quattro ponti di Cbi Navi, l'aggressivo 49 metri di Rossi Navi (non a caso si chiama Prince Shark) e il 24 metri della linea Granturismo di Isa Yachts.
Da seguire il debutto della nuova linea Sport Hybrid dei Cantieri Navali Palumbo - composta da custom interamente in alluminio da 25 a 65 metri - che va ad affiancarsi alla Classic a cui appartengono il 65 e il 55 metri (in costruzione).
Chiudiamo la carrellata con il progetto Design Innovation by Benetti, brand di punta del gruppo Azimut. Il cantiere italiano ha coinvolto ben 16 top designer chiedendo loro di immaginare il superyacht del futuro. Si va dal quattro ponti di 85 metri con helipad del Design Studio Spadolini al 56 metri Amarcord di Marco Casali che come dice il nome si richiama fortemente ai Benetti del passato; dal Beach Concept 55 metri modulabile di Cor D. Rover al 72 metri «tutto vetro» di Luca Dini.

E ancora dal 72 metri Edge di Nauta Design caratterizzato da geometrie taglienti, all'80 metri di Cristiano Gatto pensato quasi esclusivamente per l'armatore. Sicuramente non saranno tutti progetti realizzabili, ma la fantasia al potere è assolutamente positiva.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica