Tokyo - Una scossa violentissima. Un'altra mezz'ora dopo. Poi lo tsunami che si accanisce sulle coste e spazza via tutto quello che trova. Inoltrandosi anche per decine di chilometri sulla terraferma con onde alte dieci metri. Secondo il primo bilancio diffuso dalle autorità giapponesi si teme che le vittime superino quota mille. Numerosi i feriti nel Giappone nord-orientale, in particolare nella prefettura di Miyagi, la zona più colpita, ma anche a Tokyo. Secondo il centro Usa di controllo geologico, il movimento tellurico ha raggiunto un’intensità di 8,9 gradi sulla scala Richter: il più forte mai registrato in Giappone, il più potente degli ultimi sette anni. Una scossa che ha spostato l'asse terrestre di 10 centimetri. Immediato l’allarme tsunami diramato dalle autorità giapponesi, ma l’onda anomala ha colpito comunque. Creando disastri in tutto il Pase. Un allerta identico è stato ben presto esteso all’intero Oceano Pacifico: dalla Siberia e dalle isole Curili in Russia fino alle Hawaii, e a sud dalle Filippine a Papua-Nuova Guinea, passando per le Marianne e la Micronesia. Ma, fortunatamente, l'onda è arrivata depotenziata e non ha procurato danni. L’Agenzia Meteorologica giapponese ha emesso un nuovo allarme tsunami per tutta la costa orientale del Paese. Il nuovo allerta è stato diramato alle 3,20 ora locale (le 19,20 in Italia) per le provinccie di Iwate, Miyagi e Fukushima, quelle già più colpite dal terremoto di magnitudo 8,9 di stamane.
La paura nucleare Un’esplosione è stata avvertita alla centrale nucleare Fukushima N°1. Lo riferisce l’agenzia di stampa Jiji. La televisione ha mostrato una nuvola di fumo bianco sopra la centrale.
Il più forte degli ultimi 7 anni L’istituto geologico americano Usgs ha aggiornato a 8,9 la magnitudo per il violento sisma. Secondo lo stesso istituto, il violento terremoto ha avuto il suo epicentro in mare a 130 chilometri dalla costa e a una profondità di 24 chilometri. Una serie di scosse di assestamento hanno seguito il primo terremoto. Tra queste scosse anche una di magnitudo 7.4 verificatasi a 30 minuti dalla prima.
Il bilancio È salito a 351 il numero dei morti accertati nel violento terremoto che ha colpito questa mattina le regioni orientali del Giappone: lo ha reso noto la polizia nipponica, che ha fornito un nuovo bilancio provvisorio delle vittime. Secondo i dati della polizia i feriti sono oltre 800 e i dispersi almeno 547: per un bilancio definitivo occorrerà attendere a lungo data l’entità dei danni provocati dal sisma - il più forte nella storia del Paese - e soprattutto dal successivo tsunami; secondo l’agenzia di stampa ufficiale Kyodo il numero dei morti è destinato a superare il migliaio.
Tsunami sulle coste Uno tsunami ha colpito il litorale settentrionale dell’isola di Honshu, la principale dell’arcipelago giapponese. E un'onda di 7,30 metri è stata registrata a Soma, nella prefettura di Fukushima. E uno tsunami di 10 metri ha raggiunto la città di Sendai, mentre nella prefettura di Aomori, più a nord sempre nell’isola di Honshu, si sarebbero avuto onde addirittura più alte. Trenta minuti dopo la scossa di terremoto a Tokyo gli edifici continuavano a oscillare e le reti di telefoni cellulari non funzionavano. Oltre 4 milioni di famiglie sono ancora senza luce. L’antenna in cima alla Tokyo Tower, il simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse di terremoto. Nella capitale è stato chiuso l’aeroporto internazionale di Narita, i grattacieli hanno oscillato violentemente, scatenando il panico tra la popolazione, mentre almeno sei focolai d’incendio sono divampati in porto. Lesioni a causa del crollo di un tetto hanno riportato molte persone che stavano partecipando a una cerimonia di laurea. A Miyagi, capoluogo dell’omonima prefettura, l’acqua dal mare si è riversata all’improvviso nelle strade, trascinando via con sé auto e cartelloni pubblicitari. Il porto si è riempito di carcasse di veicoli. Gli esperti hanno ammonito che sismi di tale potenza diventano ancora più pericolosi con il passare delle ore, perché è soprattuto dopo un certo periodo di tempo che lo tsunami, alimentandosi della propria stessa forza, è in grado di assumere dimensioni particolarmente estese.
Una nave e due treni spazzati via Lo tsunami ha letteralmente spazzato via una nave passeggeri con a bordo un centinaio di persone: lo ha reso noto l’agenzia di stampa nipponica Kyodo. Le onde sismiche hanno provocato la formazione di onde anomale alte dai 4 ai 10 metri. E un treno in servizio sull’area costiera della prefettura di Miyagi risulta disperso dopo il passaggio del violento tsunami a seguito del sisma. Lo riferisce la polizia secondo cui al momento non è noto il numero dei passeggeri che si trovavano a bordo del convoglio. Il treno, al momento della prima scossa di magnitudo 8,8, era in servizio sulla linea che connette le città di Sendai e Ishinomaki. In serata un nuovo allarme: nella stessa zona sono scomparsi altri tre treni.
Cede la diga Un diga nella prefettura di Fukushima si è spezzata riversando tutta l’acqua a valle che ha spazzato via decine di case. Lo riferisce l’agenzia Kyodo. Dalla furia dell'acqua sarebbero state spazzate via 1.800 abitazioni.
Allerta in altri 20 Paesi Sono almeno 20 i Paesi nei quali è stato lanciato l’allarme tsunami a seguito del potente terremoto che ha colpito il Giappone. Numerose anche le isole del Pacifico interessate. L’allarme è stato finora lanciato per la costa occidentale del Canada e per tutta la costa del Pacifico degli Stati Uniti. Il centro per gli allarmi tsunami del Pacifico, con sede alle Hawaii, ha allertato anche il Messico, la Colombia, l’Ecuador, il Perù e il Cile. Tra i Paesi interessati dall’allarme o nei quali è stato innalzato il livello di attenzione compaiono la Russia, le Filippine, l’Indonesia, Taiwan, Papua Nuova Guinea, le Isole Fiji e Tonga.
Emergenza nucleare Fumo è stato segnalato alzarsi dalla struttura che ospita una turbina di una delle centrali nucleari presenti nella prefettura di Miyagi, la più colpita dal sisma. Il premier nipponico Naoto Kan ha comunicato che le centrali nucleari "si sono fermate automaticamente" e che "non ci sono notizie di fughe di radiazioni". Anche l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha fatto sapere che le quattro centrali che si trovano nelle zone più colpite dal sisma si "sono fermate in tutta sicurezza". Ma in seguito il governo ha deciso di dichiarare una situazione di emergenza sull’energia nucleare. La misura è stata decisa perché risulta un'avaria nel sistema di raffreddamento. Chiesta l’evacuazione di 2mila residenti vicino alla centrale nucleare di Fukushima. Spento, invece, l’incendio che era divampato in un’altra centrale, quella di Onagawa. Quindi, in serata, è rientrato anche l'allarme anche a Fukushima.
Sale il livello della radiazioni Sta salendo oltre il normale il livello di radiazioni nella centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal devastante terremoto.
Lo riferisce l’agenzia Kyodo News. In particolare l’aumento è stato registrato nell’edificio che ospita le turbine del primo reattore. In precedenza era stato lanciato l’allarme per una riduzione del livello di liquido di raffreddamento del reattore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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