Gli abusi, il morso, i riti di iniziazione. Chi è il "Diavolo" a capo della setta

Lo studente universitario Matteo Valdambrini, a capo di una presunta setta satanica, è accusato di abusi sessuali e riduzione in schiavitù. Ai seguaci raccontava di dover "salvare il mondo"

In foto, lo studente Matteo Valdambrini con una maschera sul viso
In foto, lo studente Matteo Valdambrini con una maschera sul viso

Ai seguaci avrebbe fatto credere di essere Omen, "il diavolo", dotato di poteri soprannaturali e con una missione speciale: "salvare il mondo". Così, Matteo Valdambrini, uno studente universitario originario di Montemurlo (Prato), avrebbe persuaso e plagiato gli "adepti" convincendoli che, in una vita precedente, avevano avuto un'altra identità. Ma le indagini della squadra Mobile fiorentina, scaturite a seguito della denuncia del genitore di due "prescelti" hanno aperto uno scenario ben più inquietante. Il giovane, al tempo dei fatti 23enne, è accusato di essere a capo di una presunta setta satanica. In primo grado, nel dicembre del 2021, era stato condannato a 6 anni di reclusione per cinque violenze sessuali e assolto dall'imputazione più grave, quella di riduzione in schiavitù. Oggi, mercoledì 29 marzo, il procuratore generale della Corte d'Appello di Firenze ha chiesto una condanna a 12 anni di reclusione per l'imputato. Il prossimo 24 maggio, la parola passerà alla difesa - rappresentata dall'avvocato Sigfrido Fenyes - e poi i giudici si riteranno in camera di consiglio per decidere.

Chi è il "diavolo"

Matteo Valdambrini, alias il "diavolo", venne arrestato a giugno del 2020. Originario di Montemurlo (Prato), e di buona famiglia, al tempo frequentava la facoltà di Economia aziendale dell'ateneo fiorentino. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, coordinate dalla procura del capoluogo toscano, nel 2015 lo studente aveva fondato una presunta setta satanica. Gli adepti erano tutti ragazzi giovanissimi che, come riporta un articolo a firma di Pietro Pacciardi su news.24.it, plagiava "a sua immagine e somiglianza" per poi abusarne (questa la tesi della procura). Non solo. I "prescelti" sarebbero stati sottoposti a macabri riti d'iniziazione che si svolgevano all'interno dell'ex ospedale psichiatrico "Banti" di Firenze, a villa Sbertoli (Pistoia) oppure all'ex cementificio di Prato. Secondo l'accusa, la consacrazione avveniva mediante "il morso del vampiro": pare che Valdambrini mordesse gli adepti sulle braccia per evocare l'essenza del lupo mannaro.

La testimonianza: "Diceva di essere satana"

Ad accusare il "diavolo" erano stati 13 adolescenti. In primo grado, lo studente era stato assolto per 8 episodi di presunti abusi. Mentre era stato condannato per cinque violenze sessuali e costretto a risarcire le vittime con una somma da definire (ancora) in sede civile. "Mi ha detto che era posseduto da una forza soprannaturale.

Che era satana, un mannaro - aveva racconto una ragazzina (la testimonianza era stata ripresa dal quotidiano Libero e rilanciata da Dagospia) - sosteneva che mordendomi mi avrebbe infuso tutta l'energia". "Ho bisogno di nutrirmi di corpi" avrebbe spiegato Valdambrini ai seguaci, certo di dover dover "salvare il mondo".

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