Depistaggio delle indagini sul calciatore: il pm "tifoso"potrebbe essere radiato

Il magistrato di Torino è sotto indagine con l'accusa di aver favorito il calciatore di Serie A accusato di "revenge porn" dall'ex-fidanzata

Depistaggio delle indagini sul calciatore: il pm "tifoso"potrebbe essere radiato
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Qualora le accuse che gli sono state rivolte dovessero effettivamente essere confermate, il pubblico ministero di Torino rischierebbe in linea potenziale anche di essere radiato. Questo, perlomeno, è quanto riportato dal quotidiano La Stampa, che nelle scorse ore ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi in ordine cronologico del "caso" che vede il calciatore di Serie A Demba Seck accusato di "revenge porn" ai danni dell'ex-fidanzata. Un caso che si è espanso su un "binario collaterale" ormai da qualche giorno: risulterebbe infatti indagato, per un motivo diverso, anche il pm Enzo Bucarelli. Stando al quotidiano piemontese infatti, quest'ultimo sarebbe finito sotto la lente d'ingrandimento della procura di Milano per frode in processo penale e depistaggio.

L'inchiesta disciplinare nei confronti di quest'ultimo sarebbe attualmente in corso per accertare la fondatezza dei sospetti: la procura generale di Cassazione avrebbe aperto un fascicolo e il pubblico ministero, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe essere radiato. L'ipotesi al vaglio degli investigatori, naturalmente tutta da dimostrare, è che Bucarelli abbia cercato di influenzare il procedimento penale che vede protagonista l'attaccante senegalese attualmente in forza al Torino. E si sospetta che il magistrato possa esser stato forse influenzato dalla presunta fede calcistica granata. L'inchiesta sul pubblico ministero sarebbe partita a quanto sembra dopo una segnalazione del procuratore generale del capoluogo piemontese, avvisato a propria volta dalla procuratrice vicaria. Tutto è iniziato quando il ventiduenne Seck è stato accusato come detto di revenge porn: lo sportivo non avrebbe accettato di buon grado la fine della relazione con la fidanzata ed avrebbe minacciato la donna di diffondere un video intimo che la riguardava, qualora lei non avesse abbandonato il proposito di lasciarlo.

Secondo quanto ipotizzato dalla procura di Milano, il pm Bucarelli avrebbe poi messo in atto alcune azioni che avrebbero agevolato il calciatore. Dopo aver avvisato l'agente del centravanti africano dell'imminente perquisizione da parte delle forze dell'ordine, ad esempio, il magistrato avrebbe anche cancellato il video in questione dal cellulare di Seck, dicendo che non c’erano esigenze investigative particolari per tenerlo in quanto quel filmato era già a disposizione della procura. La difesa di Bucarelli, che ha fin qui negato con forza ogni addebito contestatogli, farebbe però perno proprio su quest'ultimo punto.

A far drizzare le antenne a chi indaga, secondo la Rai, sarebbe stata la Guardia di Finanza, che avrebbe riportato anche l'episodio della cancellazione del filmato nella relazione arrivata al procuratore di Torino e poi alla procura milanese, competente sui giudici piemontesi. A breve potrebbero ad ogni modo esserci novità.

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