Bayesian come la Concordia? Il capitano dai pm, le indagini si allargano

Il capitano dovrà rispondere agli investigatori e chiarire cosa sia potuto accadere per "perdere" lo yacht, considerato "inaffondabile"

Bayesian come la Concordia? Il capitano dai pm, le indagini si allargano
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Sono trascorsi 8 giorni da quando il grande yacht Bayesian si è inabissato sui fondali davanti Porticello, lungo la costa di Palermo. Alle 04.06 del 19 agosto anche l'ultimo centimetro dello yacht è sparito sotto l'acqua portando con sé le vite di 7 persone, 1 di equipaggio e 6 passeggeri. Qui si apre la prima domanda: com'è possibile che su 10 membri di equipaggio si siano salvati in 9 e su 12 passeggeri si siano salvati in 6? Cosa è andato storto nelle procedure di evacuazione dello yacht, dal momento che da quando è stato colpito dal poderoso downburst a quando è affondato sono trascorsi 16 minuti, compreso il periodo durante il quale il Bayesian ha scarrocciato per oltre 400 metri?

Queste e altre domande sono quelle che gli investigatori dovranno fare al comandante dello yacht, James Cutfield, finora unico indagato, che oggi è stato ascoltato all'Hotel Domina Zagarella di Santa Flavia. Ma le indagini potrebbero ben presto allargarsi, visto che è stato chiesto anche al primo ufficiale di non lasciare l'hotel. I capi di imputazione per Cutfield sono per naufragio colposo e omicidio plurimo colposo. Il comandante ha scelto di non rispondere alle domande dagli inquirenti, come riferito nelle scorse ore dai suoi avvocati, in quanto non è ancora a conoscenza degli esiti degli accertamenti fatti fino a questo momento dalla Procura guidata da Ambrogio Cartosio. Una scelta "tecnica" comune in questi casi, che gli permette di prendere tempo per rispondere, poi, in modo articolato alle accuse. L'interrogatorio è iniziato alle ore 15 ed è terminato dopo che i pm hanno letto i capi di imputazione al comandante, che è scoppiato a piangere.

Tra queste ce n'è una che pesa più di tutte: perché il primo allarme, il razzo di segnalazione, è stato lanciato alle 4.34 del mattino, 28 minuti dopo l'affondamento del Bayesian, 44 minuti dopo l'inizio dell'emergenza? Perché Cutfield si trovava sulla scialuppa mentre 7 persone, di cui 6 ospiti, erano all'interno dello scafo? Quindi, la domanda regina: il capitano ha fatto tutto il possibile per salvare i passeggeri prima di mettere in salvo se stesso? Secondo alcune testimonianze, inizialmente a bordo della scialuppa del Bayesian c'erano 11 persone, successivamente ne sono alite altre 4: Cutfield è stato tra questi ultimi perché ha provato a recuperare i passeggeri? A tal proposito saranno fondamentali anche le testimonianze dei superstiti.

Quindi, il comandante dovrà rispondere anche sulle circostanze specifiche dell'affondamento: il portellone di poppa era chiuso o è stato lasciato aperto? E se sì, perché? L'acqua potrebbe essere entrata da lì e con il suo peso aver influito sulla linea di galleggiamento del Bayesian, che non avrebbe retto. E poi, perché la deriva mobile non era stata completamente estesa ma era stata lasciata "corta", togliendo stabilità allo yacht? E cosa è successo sul ponte della barca quella notte? I testimoni raccontano circostanze che potrebbero porre dei punti importanti nell'inchiesta: alle 21.30, nonostante lampi e tuoni, sulla barca pare fosse in corso una festa e, prosegue chi si si trovava a terra quel giorno, "verso mezzanotte si è alzato pure il vento che stava diventando sempre più forte". Pare che Cutfield abbia regolarmente posto la guardia sul ponte per la notte, perché non si è accorto del maltempo incombente?

Queste e altre saranno le domande che dovranno essere fatte al capitano, che aiuteranno a capire cosa sia successo nella maledetta notte tra il 18 e il 19 agosto. Intanto gli investigatori, anche grazie al lavoro dei sommozzatori che per giorni hanno lavorato sul relitto per recuperare i corpi dei dispersi. Ma sarà fondamentale anche recuperare il relitto, che attualmente giace a 50 metri di profondità, che è una bomba ecologica pronta a esplodere.

"È una bomba ambientale in fondo al nostro mare", dicono i pescatori del luogo, preoccupati per i 18mila litri di carburante che si trovano nei suoi serbatoi. "Verrà recuperata in tempi brevi", ha detto la moglie di Lynch, che ora con la morte del marito è formalmente proprietaria dello yacht.

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