Omicidio dei genitori, "Benno era capace di intendere e volere"

Il duplice omicidio si consumò a Bolzano il 4 gennaio 2021. Oggi sono state rese le motivazioni della condanna all'ergastolo: "Piena capacità di intendere e volere quando uccise i genitori"

Omicidio dei genitori, "Benno era capace di intendere e volere"

Benno Neumair "era capace di intendere e volere" quando uccise entrambi i genitori. Lo si legge nelle motivatizioni con cui i giudici della Corte d'Assise di Bolzano hanno condannato il 31enne bolzanino all'ergastolo per aver ucciso i genitori, Laura Perselli e Peter Neumair, e di avere poi gettato i corpi nel fiume Adige. "La Corte - scrive in una nota la presidente del Tribunale di Bolzano, Francesca Bortolotti -ha ricostruito sulla base dell'ampio materiale probatorio raccolto, i fatti del giorno dell'omicidio e di quelli successivi, analizzando tutte le testimonianze ed i risultati delle indagini scientifiche di ogni tipo. Questo esame ha portato ad affermare oltre ogni ragionevole dubbio la commissione dei reati contestati da parte dell'imputato".

La nota del Tribunale

La Corte, confrontando le varie tesi avanzate dai periti, ha concluso che Benno Neumair fosse in grado di intendere e volere quando uccise entrambi i genitori. E dunque, ha preso le distanze da quanto avevano affermato i consulenti in merito al primo omicidio, quello di Peter Neumair, ritenendo che il ragazzo avesse agito nel pieno delle sue facoltà mentali. Quanto all'omicidio di Laura Perselli "la Corte ha poi ritenuto sussistente l'aggravante della premeditazione in ragione delle modalità di commissione che si sono sostanziate in un vero e proprio agguato". Infine, nella nota diffusa dal Tribunale di Bolzano si legge che "l'avvenuta confessione da parte dell'imputato è intervenuta in un momento in cui il materiale probatorio raccolto era assolutamente sufficiente ad affermare la colpevolezza dell'imputato". Quanto al disturbo di personalità dell'imputato, non ha inciso sulla sua capacità di intendere e volere.

Il duplice omicidio

Il duplice omicidio si consumò il pomeriggio del 4 gennaio 2021 nella villetta dove Benno Neumair viveva con i suoi genitori, a Bolzano. Dapprima strangolò il padre, Peter Neumair, 63 anni, e poi la madre, Laura Perselli, di 68 anni (entrambi erano insegnanti in pensione). Successivamente caricò i cadaveri a bordo dell'autilitaria di famiglia per poi disfarsene nel fiume Adige. Il giorno successivo denunciò la scomparsa della coppia ai carabinieri tendando di sviare le indagini. Una prima parte della confessione fu resa dall'imputato oltre un mese dopo aver compiuto il delitto, quando venne ritrovato il corpo della madre.

Nelle settimane successive, fu recuperato dal corso d'acqua anche il cadavere del padre. Arrestato a poche settimane dai fatti, lo scorso 19 novembre il 31enne bolzanino, ex personal trainer, è stato condannato all'ergastolo.

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