Daniela Santanchè, dopo un lungo braccio di ferro con i magistrati, era riuscita a salvare dal fallimento Visibilia, la sua holding nel settore della comunicazione e della pubblicità, ma non ripete lo stesso successo con Bioera, la società specializzata in cibo e cosmetici biologici che nel 2011 il suo compagno Canio Mazzaro aveva rilevato dai fondatori e di cui il ministro del Turismo è stata a lungo presidente. Oggi il tribunale di Milano, su richiesta della Procura della Repubblica, ha dichiarato l'apertura della procedura di "liquidazione giudiziale" della società, praticamente il fallimento. Secondo la sentenza emessa oggi, il piano di salvataggio della azienda è reso impraticabile dalla mancanza di liquidità, emersa nel corso dell'udienza del 14 novembre. Una parte dei creditori, peraltro, non avevano aderito al piano. Il provvedimento del tribunale fallimentare parla di "numerose criticità, collegate alla indisponibilità di risorse utili a pagare i creditori non aderenti all'accordo e alla mancata esecuzione del prospettato aumento di capitale", l'operazione che nel caso di Visibilia era riuscita a tenere a galla la società.
Bioera navigava da tempo in cattive acque, e già nel 2021 aveva dovuto avviare una serie di alleanze per evitare il crac, mentre Mazzaro lasciava la carica di amministratore delegato pur continuando a lavorare in azienda. Il 20 settembre 2023 il pm avevano chiesto il fallimento dell'azienda (oltre che quello di Ki Group, altra società della galassia Santanchè) e proprio per evitare questa prospettiva era stato nominato un amministratore giudiziale. Nel frattempo Canio Mazzaro era stato processato e condannato per sottrazione fraudolenta di beni e dichiarazione infedele dei redditi proprio per la sua gestione di Bioera e Ki Group.
Che la strada per il salvataggio fosse impervia lo si era capito già nell'assemblea del 14 novembre, quando il commissario giudiziale aveva spiegato che Bioera continuava ad accumulare perdite per centinaia di migliaia di euro, arrivando ad un patrimonio negativo (cioè a debiti) per oltre otto milioni. Ora arriva la sentenza di fallimento. Sarà ora la Procura a valutare se sulla base della documentazione acquisita emergano responsabilità penali .oltre a quelle già contestate a Mazzaro, che possano sfociare in una denuncia per bancarotta fraudolenta a carico dei vertici.
Per il ministro Santanchè, che non ricopriva cariche operative, si tratterebbe di una nuova accusa oltre a quelle per falso in bilancio e truffa all'Inps per la gestione di Visibilia, per le quali la Procura ha già chiesto il suo rinvio a giudizio.
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