"Italia liberata dagli Alleati". E l'Anpi censura il generale dei carabinieri

Il generale Burgio rievoca la storia vera. Che però non piace ai partigiani rossi

"Italia liberata dagli Alleati". E l'Anpi censura il generale dei carabinieri
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Sondrio, terra di Resistenza. E di polemiche (sterili) dell'Anpi. Il 16 gennaio, il generale (ris) dei carabinieri, Carmelo Burgio (foto), ha presentato l'ultimo numero della trilogia del Calendario dell'esercito dedicata alla guerra di liberazione. E, in quell'occasione, l'ufficiale ha detto quella che, da un punto di vista storico, è una ovvietà: «Dopo l'8 settembre del 1943 non è evaporato il Regio Esercito, non si son visti gli Alleati oziare e divertirsi ballando il boogie-woogie a Napoli, non è sbarcata una flotta di marziani tramutatasi in partigiani che hanno liberato l'Italia. Le Forze armate hanno pagato un alto prezzo di vite umane, comprendendo chi aveva le stellette sulla giubba, internati militari che non hanno ceduto alle lusinghe nazi-fasciste, e chi si è dato alla macchia e ha operato nelle formazioni partigiane non potendo raggiungere l'esercito del Sud». Che, tradotto in parole povere, vuol dire: non ci sarebbe stata alcuna liberazione se non fossero intervenuti gli Alleati e se le nostre forze armate non avessero pagato il prezzo più alto in termini di vite umane.

L'Anpi locale, che non era presente in sala durante la presentazione del Calendesercito nonostante fosse stata invitata, è andata a ripescare l'intervista rilasciata dal generale a Radio Tsn e ha pensato bene di cancellare il «non» dalle affermazioni di Burgio, stravolgendo così il senso delle sue parole e innescando una polemica inutile. «I partigiani furono patrioti liberatori d'Italia», esordisce con toni roboanti il comunicato dell'associazione. Che poi si affretta a snocciolare una serie di dati e numeri che, però, raccontano una storia parziale. Perché va bene dire che i partigiani ebbero una discreta parte nella guerra di liberazione nel Nord Italia, ma è altrettanto vero che ciò avvenne perché dal sud avanzavano gli Alleati. Dal racconto fornito dall'Anpi, ovviamente, mancano le pagine nere, quelle dei crimini e degli eccidi compiuti spesso a guerra finita in nome dell'odio e della vendetta.

Perché alla fine questa associazione non rappresenta più tutti i partigiani, ma solo una parte di essi. Quella che sta più a sinistra e che fa della polemica fine a se stessa la propria ragion d'essere. Altrimenti sarebbe scomparsa da tempo.

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