Le bugie sulla presunta "Lobby nera" terminano ufficialmente qua. A distanza di ben ventotto mesi dall'inchiesta giornalistica di Fanpage e Piazzapulita, il gip di Milano Alessandra Di Fazio ha archiviato - come chiesto dalla stessa procura meneghina - Carlo Fidanza, l'europarlamentare di Fratelli d’Italia finito nell'indagine giudiziaria per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio. Tutti archiviati anche gli altri otto indagati, tra cui l'eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, gli esponenti della destra milanese Massimiliano Bastoni e Chiara Valcepina, e il "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini, finiti nell'inchiesta del pm Giovanni Polizzi. Quest'ultimo aveva poi chiesto l'archiviazione, anche se ci sono voluti ben tredici mesi per dare seguito alla richiesta, nella quale aveva affermato: "Bisogna concludere nel senso dell’insussistenza delle ipotesi di reato formulate. Perché dalle indagini svolte non sono emersi elementi in grado di confermare quanto emerso dai video che hanno dato origine al procedimento". Tradotto: zero prove sui presunti finanziamenti illeciti.
Il gip dà ragione a Fidanza: nessun finanziamento illecito
Tutto era nato la sera del 30 settembre 2021, quando uno "scoop" giornalistico di Fanpage sulla destra e i legami con i partiti venne mandato in onda in prime time su La7 dalla trasmissione condotta da Corrado Formigli, a soli tre giorni dalle elezioni Comunali a Milano. Un giornalista si era infiltrato negli ambienti della destra meneghina e in particolare di Fratelli d'Italia, fingendosi un imprenditore interessato a finanziare un partito politico per ricevere poi in cambio vantaggi e favori per la sua impresa. "Pur essendo emersi elementi che inducono il sospetto del ricorso a finanziamenti illeciti", scrive il sostituto procuratore Giovanni Polizzi riguardo alle affermazioni degli indagati registrate dai video e la consegna della valigia che avrebbe dovuto contenere il denaro, "le risultanze delle indagini non hanno restituito riscontri convergenti e concludenti al punto da consentire di sostenere l'accusa in giudizio". Dalle indagini svolte, quindi, "non sono emersi elementi in grado di confermare quanto emerso dai video che hanno dato origine al procedimento", è la conclusione della pubblica accusa. L'archiviazione è stata condivisa dalla giudice Di Fazio.
I giudici smentiscono i processi della sinistra
Crolla completamente il castello di bugie che erano state cavalcate da molti esponenti dell'opposizione e i quotidiani di sinistra per attaccare soprattutto Carlo Fidanza. In molto pretendevano che Giorga Meloni, sempre certa dell'innocenza del suo europarlamentare, cacciasse dal partito il capodelegazione di FdI-Ecr a Bruxelles e Strasburgo. La premier, all'epoca non ancora a capo del governo, ha sempre risposto di volere aspettare la conclusione delle indagini. "Non caccio nessuno per un aperitivo sbagliato", disse aggiungendo la richiesta al direttore di Fanpage di potere visionare le 100 ore di girato del giornalista infiltrato. Una richiesta legittima per poter verificare se veramente Fidanza avesse accettato finanziamenti illeciti. Venne pesantemente contestata per questa frase e, da allora, non ha più messo piede nello studio di Piazzapulita.
Per un curioso caso del destino, il programma di La7 proprio domani sera manderà in onda un'altra inchiesta intitolata "Speciale ombre nere" per raccontare "l'ascesa dell'estrema destra in Italia dal 2014 ad oggi". Sarà sempre in collaborazione con Fanpage, giusto per non farsi scappare l'occasione di mandare in onda altre eventuali bufale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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