Caso Ramy, perquisiti 6 carabinieri: si indaga sul presunto impatto con lo scooter e sui video

Tutti e 6 i militari che sono intervenuti sulla scena dell'incidente di Ramy sono ora attenzionati dalla procura: tre di loro sono indagati

Caso Ramy, perquisiti 6 carabinieri: si indaga sul presunto impatto con lo scooter e sui video
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Sono ancora numerosi i punti da chiarire sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne egiziano che si trovava in sella a uno scooter che ha forzato il posto di blocco di una pattuglia dei carabinieri a Milano e che poi, durante l'inseguimento, è finito contro un muro. Il 19enne è morto sul colpo, il conducente è stato da poco dimesso e si trova ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale, e ora 6 carabinieri sono stati perquisiti su ordine della procura di Milano. Si tratta dei militari che componevano le tre pattuglie che sono intervenute in via Ripamonti: uno di loro, il conducente dell'autoradio che ha effettuato l'inseguimento, è stato indagato fin dalle ore successive per omicidio colposo, così come chi guidava lo scooter. Altri due uomini dell'Arma sono stati iscritti nel registro degli indagati lunedì 9 dicembre per favoreggiamento personale e frode in processo penale e depistaggio.

Secondo l'ipotesi dei pm che seguono l'indagine, i due colleghi avrebbero cercato di favorire il vicebrigadiere alla guida della vettura di servizio, facendo cancellare un video registrato da un testimone oculare che in quel momento si trovava casualmente sul posto. È stato lo stesso testimone a raccontare questo episodio, anche in tv, e a consegnare il suo telefono ai carabinieri, che ora dovranno verificare la sua versione, tentando di recuperare dalla memoria dello smartphone il video che sarebbe stato cancellato. Lì, come ha dichiarato lui stesso, ci sarebbero le prove che la vettura dei carabinieri ha toccato lo scooter durante l'inseguimento, causandone la caduta. La posizione degli altri tre carabinieri è al vaglio della procura: non sono indagati ma durante la perquisizione sono stati sequestrati loro i telefoni e i dispositivi elettronici, per verificare se esistano elementi utili per l'indagine.

Questa settimane potrebbe essere decisiva per il caso. Giovedì verrà ufficialmente dato incarico all'ingegnere Domenico Romaniello, che dovrà eseguire la perizia cinematica e dinamica, fondamentale per la ricostruzione dell'incidente. Sarà lui a determinare se c'è stato lo scontro tra i due mezzi coinvolti e se questo ha causato la morte del 19enne.

Un altro esperto dovrà analizzare tutti i telefoni che sono stati sequestrati, sia quelli dei 6 carabinieri che quello del testimone. La sua versione è ora comunque al vaglio, perché, come riporta il Corriere della sera, quanto raccontato agli investigatori sarebbe in parte diverso rispetto a quanto dichiarato in tv.

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