Caso La Russa jr, la presunta vittima chiede le intercettazioni di Pazzali

L’inchiesta su Equalize entra nel procedimento per presunta violenza sessuale nei confronti del figlio del presidente del Senato

Caso La Russa jr, la presunta vittima chiede le intercettazioni di Pazzali
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Lo scandalo dossieraggio irrompe nel processo per presunta violenza sessuale nei confronti di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato. L’avvocato della presunta vittima, Stefano Benvenuto, ha presentato un’istanza in procura a Milano per chiedere i tabulati e le intercettazioni di Enrico Pazzali, numero uno della società Equalize, così da verificare possibili legami o interferenze con la vicenda che riguarda il più giovane dei figli di Ignazio La Russa.

L’avvocato della ventiduenne ha chiesto alla procura meneghina che vengano acquisite tutte le comunicazioni tra gli indagati dal 19 al 26 maggio 2023. Ricordiamo che i presunti abusi sarebbero avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023, mentre la denuncia è stata presentata quaranta giorni dopo. Come evidenziato dal Corriere, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e l pm Rosaria Stagnaro, che indagano sul presunto abuso sessuale, acquisiranno gli atti dell’inchiesta sul dossieraggio per valutare eventuali connessioni tra la denuncia della presunta vittima e le ricerche sui La Russa.

Secondo quanto ricostruito dalla Dda di Milano, il 19 maggio del 2023 Pazzali avrebbe chiesto un accertamento sulla famiglia La Russa: oltre al presidente del Senato, anche sui figli Geronimo e Leonardo Apache. "Leonardo sull'intelligence non ha niente?", avrebbe chiesto il manager dopo aver chiesto di verificare i nominativi. Al momento viene indicata la coincidenza temporale tra le due vicende, ma non ci sarebbero altri profili di connessione nelle indagini.

Ben vengano gli accertamenti, il commento riportato da fonti vicine al presidente del Senato. "Ben venga ogni accertamento su questa vicenda, d'altronde è stato lo stesso presidente La Russa a chiedere pubblicamente e più volte che la magistratura indagasse” proseguono: “La storia sostenuta da un indagato che cercassero informazioni sul presidente e su suo figlio Leonardo solo per fare un test o per semplice curiosità non è credibile.

Così come non può essere casuale la scelta del giorno in cui gli operatori vengono interpellati su Leonardo. Alla magistratura spetta il compito di scoprire chi avesse interesse a ordinare questi controlli e il perché. E pensiamo che se ne stia già occupando".

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