Delitto Cella, dopo 28 anni ci sono tre rinvii a giudizio

La principale indiziata del delitto Cella, Anna Lucia Cecere, è stata rinviata a giudizio insieme al commercialista Soracco e a sua madre: l'omicidio è stato compiuto nel 1996

Nada Cella, uccisa nel 1996
Nada Cella, uccisa nel 1996
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Oggi, la Corte d'Appello di Genova si è pronunciata sull'omicidio di Nada Cella, la segretaria uccisa nello studio del commercialista presso il quale lavorava il 6 maggio del 1996 a Chiavari. La Corte era chiamata a decidere sul ricorso alla sentenza del gup del marzo scorso e sul rinvio a giudizio o meno di Anna Lucia Cecere, indagata, decidendo per il primo. L'udienza è durata 10 ore e al termine la Corte ha deciso di accogliere la richiesta della pm contro il non luogo a procedere della gip Angela Maria Nutini.

Si tratta di uno dei più noti cold case italiani, che è stato riaperto nel 2021, grazie all'intuito della criminologa Antonella Pesce Delfino. Secondo la criminologa, Cecere potrebbe essere l'autrice dell'assassinio perché nella sua abitazione erano stati trovati alcuni bottoni simili a un altro rinvenuto nella scena del crimine. Dalle cronache dell'epoca emerge che i bottoni furoni rinvenuti dai carabinieri nel corso dei primi sopralluoghi ma i militari non lo riferirono ai poliziotti che indagavano sull'omicidio. Il movente, secondo la pm titolare, saebbe da ricercare nella gelosia nei confronti della donna che la vedeva come una rivale nei confronti di Marco Soracco, il titolare dello studio da commercialista dove Cella venne trovata morta.

Lo stesso commercialista, oggi 62enne è a processo, insieme a sua madre, Marisa Bacchioni. Entrambi sono accusati di favoreggiamento e false dichiarazioni ai pm e sono stati rinviati a giudizio come Cecere. Tutti e tre si sono sempre dichiarati estranei ai fatti ma ora si potrebbe arrivare a una verità giudiziale per il processo. "Il decreto che dispone il giudizio non va motivato, quindi non sapremo mai che cosa ha fatto cambiare idea ai giudici. Nessuno ci ha condannato, ci hanno rinviato a giudizio. Processo indiziario? Non penso che sia cambiato qualcosa rispetto al materiale che era stato portato all'attenzione del gip", ha dichiarato l'avvocato di Cecere. L'avvocato di Soracco e Bacchioni ha dichiarati ai giornalisti: "Non condivido la sentenza, si andrà in Corte d'Assise, un'ottima Corte d'Assise, quindi lì si vedrà.

La mia sorpresa per Soracco è superiore perché secondo me il reato era comunque prescritto, ci sono sentenze molto chiare sul fatto che non poteva essere risentito se non con la mia assistenza, cosa che non è stata fatta".

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