"Va espulso", "Tutto in regola". Cosa sta succedendo a Rudy Guede

L'avvocato Luca Maori, legale di Raffaele Sollecito, sostiene che Rudy Guede debba essere espulso dall'Italia poiché sprovvisto del permesso di soggiorno. La replica di Fabrizio Ballarini, difensore dell'ivoriano, a ilGiornale.it: "Tutto regolare"

Rudy Guede nel 2016
Rudy Guede nel 2016
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"È inammissibile che un soggetto condannato per omicidio pluriaggravato, violenza sessuale e furto possa legittimamente rimanere nel nostro territorio nazionale. La legge italiana è molto chiara in tema di permesso di soggiorno: non può essere concesso senza nessuna eccezione a persone che abbiano commesso reati gravi. E mi sembra che questo sia proprio il caso del signor Rudy Guede". Lo dichiara a ilGiornale.it l'avvocato Luca Maori, legale di Raffaele Sollecito, circa la legittimità della permanenza dell'ivoriano sul territorio italiano dopo aver scontato la condanna a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio di Meredith Kercher. Diametralmente opposta la posizione dell'avvocato Fabrizio Ballarini, difensore di Guede, che al riguardo chiarisce: "È tutto regolare".

La scarcerazione di Guede

Rudy Guede era stato condannato, in via definitiva della Cassazione nel 2010, a 16 anni di reclusione per l'uccisione della giovane studentessa inglese (il delitto è avvenuto a Perugia la notte del 1°novembre 2007). Nelle sentenza di condanna si parla di "omicidio in concorso con ignoti" anche se i presunti, altri corresponsabili non sono mai stati identificati. Il 23 novembre 2021, l'ivoriano è tornato formalmente libero poiché ha beneficiato di uno sconto di 45 giorni sul fine pena, previsto per il 4 gennaio 2022. La richiesta di scarcerazione anticipata, formulata dall'avvocato Ballarini, era stata accolta dal magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Viterbo. Guede, affidato ai servizi sociali, aveva già ottenuto mille e cento giorni di sconto sulla pena inflitta con il rito abbreviato. Nel 2019 ha ottenuto la semilibertà e nel 2020 l'affidamento in prova ai servizi sociali. E fin qui, tutto chiaro e regolare. La questione da sbrogliare, però, è un'altra.

Il permesso di soggiorno

Ad oggi, il 34enne vive e lavora in Italia (come cameriere e in una biblioteca). Secondo l'avvocato Maori, Guede non avrebbe i requisiti per rimanere sul "nostro territorio nazionale". E per "requisiti" si intende un regolare permesso di soggiorno. "Io non dubito che Guede fosse stato provvisto di un permesso soggiorno - spiega l'avvocato Maori - Il punto è che ormai è scaduto. Gli è stato concesso una volta scarcerato, uno temporaneo, per dargli modo di usufruire dell'affidamento in prova. Un permesso che non è più valido e, pertanto, se non gli è stato già revocato bisognerà farlo immediatamente perché ormai Guede è un soggetto libero. Peraltro è una persona a cui non potrà mai essere concesso il permesso di soggiorno perché ha commesso un 'reato grave'. Lo prevede la legge italiana". Per contro, il legale dell'ivoriano sostiene che la posizione del suo assistito "sul territorio italiano è assolutamente regolare. Rudy Guede è titolare di permesso di soggiorno - chiarisce l'avvocato Ballarini alla nostra redazione - L'avvocato Maori è in possesso di informazioni non corrette evidentemente".

La richiesta di espulsione

Nell'ipotesi in cui Guede non fosse provvisto di regolare permesso di soggiorno, dovrebbe essere rimpatriato. L'ordinamento italiano prevede che uno straniero condannato alla reclusione per un periodo superiore ai due anni venga rimpatriato dopo la scarcerazione. L'articolo 235 del Codice Penale - "Espulsione o allontanamento dello straniero dallo Stato" - è chiaro al riguardo: "Il giudice ordina l'espulsione dello straniero..., oltre che nei casi espressamente previsti dalla legge, quando lo straniero... sia condannato alla reclusione per un tempo superiore ai due anni". "La legge italiana - spiega l'avvocato Maori ribadendo le dichiarazioni già riportate in una nota diffusa nel tardo pomeriggio di ieri - è molto chiara in tema di permesso di soggiorno: non può essere concesso in alcun caso a persone che abbiano commesso reati gravi ed in particolare l'omicidio volontario". Poi, alla nostra redazione, il legale aggiunge: "Non credo che abbia qualche merito particolare per cui gli sia stato concesso il permesso di soggiorno. In Italia vengono espulsi tunisini, nordafricani e altri soggetti non comunitari che spacciano la droga e poi vengono condannati a due o tre anni di carcere.

Non deve essere espulso un soggetto che è stato condannato per omicidio volontario aggravato?". Infine chiarisce: "Io non ho nulla contro Guede. Ne faccio una questione di giustizia, di legge. Pertanto chiediamo di avere chiarimenti riguardo alla sua posizione".

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