"Erano in 20 su di lei". La testimonianza choc degli stupri in piazza Duomo

Il racconto della testimone durante l'udienza del processo per violenza sessuale di gruppo nei confronti di Abdallah Bouguedra: "Il branco abusò di lei, era seminuda a terra". In aula mostrato anche il video

"Erano in 20 su di lei". La testimonianza choc degli stupri in piazza Duomo

"L'ho vista a terra seminuda, si teneva stretto addosso il giubbotto, aveva solo quello, era traumatizzata e piangeva, non si reggeva nemmeno in piedi per la paura". È quanto ha raccontato una testimone degli stupri avvenuti la notte di Capodanno 2021 in piazza Duomo, a Milano, all'udienza del processo per violenza sessuale di gruppo nei confronti di Abdallah Bouguedra, il 22enne egiziano che, nella notte di martedì 12 gennaio 2022, fu arrestato dalla squadra Mobile su ordine del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo. "Ero a 7 metri dal gruppo, non ero in quel gruppo e non mi sono reso conto che stavano aggredendo la ragazza", si è difeso l'imputato. In aula è stato proiettato anche il video del brutale abuso.

"Erano in venti su di lei"

"Ho provato a farle scudo con le braccia ma erano troppi, un branco di almeno una ventina". Comincia così il racconto della ragazza che girò il video, poi finito in rete e successivamente agli atti dell'inchiesta milanese, di uno dei tanti stupri avvenuti all'ombra del Duomo di Milano durante i festeggiamenti nella notte di San Silvestro. Nella fattispecie, si tratta dell'episodio più grave: le violenze sessuali che subì una 19enne all'angolo con via Mazzini.

La giovane testimone, 21 anni, parte civile nel processo assieme al Comune di Milano, è stata sentita dai giudici della quinta sezione penale in qualità di testimone oculare dell'accaduto. "Mi sono avvicinata pensando ci fosse una rissa, ho iniziato a girare le immagini pensando ci fosse una rissa - ha spiegato - poi ho visto la ragazza per terra, le avevano tolto tutti i vestiti e abusavano di lei". E ancora: "La sballottavano da un posto all'altro durante l'aggressione. Quando ho finito di fare quel video mi sono buttata dentro per cercare con le braccia di farle scudo, ma non ce l'ho fatta". Guardando un album fotografico, la 21enne ha riconosciuto l'imputato - Abdallah Bouguedra - come uno dei ragazzi che presero parte all'aggressione sessuale.

"La vittima era traumatizzata"

Dopo l'intervento delle Forze dell'Ordine, la testimone accompagnò la vittima in ospedale. "Mi diceva che l'avevano violentata, aveva i graffi addosso, sul seno, me li ha fatti vedere e mi ha detto della violenza. Era traumatizzata non si reggeva nemmeno in piedi", ha ricordato la ragazza. Quanto al video, ha spiegato che lo ha girato quando si trovava a "7-8 metri dal branco". Stando alla versione della teste, Bouguedra "era là nel gruppo, non troppo distante e non troppo vicino alla ragazza, si faceva largo per partecipare alle violenze".

Nell'udienza hanno testimoniato anche altri giovani che si trovavano in piazza Duomo quella notte, tra cui un amico della 19enne aggredita. "Erano una trentina - ha spiegato l'altro testimone degli stupri - L'hanno tirata da una parte e la toccavano ovunque, prima io ero a fianco a lei e poi mi sono trovato lontanissimo, continuavano ad arrivare ragazzi, lei era sotto choc. Le hanno strappato i pantaloni e tutti i vestiti, la tiravano da destra e da sinistra, gridava aiuto". Altri due imputati, il 19enne Abdel Fatah e il 18enne Mahmoud Ibrahim, hanno scelto il rito abbreviato. Lo scorso dicembre, è stata eseguita un'ordinanza a carico di altri quattro ragazzi: sono tutti egiziani di età compresa tra i 19 e i 20 anni.

La versione dell'imputato

Secondo l'accusa, Abdallah Bouguedra e un amico avrebbero agganciato le due giovani che poi, nei minuti successivi, furono aggredite dal branco. "Ero a 7 metri, non ero in quel gruppo e non mi sono reso conto che stavano aggredendo la ragazza", ha spiegato il 22enne rispondendo alle domande del pm Alessia Menegazzo. "Dopo che le ragazze si sono allontanate da noi senza problemi,- ha continuato -ho solo l'immagine di loro due che si tengono per mano e che entrano, non so se spontaneamente, dentro questo gruppo di trenta persone e non mi sono reso conto che le stavano aggredendo".

A seguito delle contestazioni mosse dal magistrato, il 22enne ha ammesso di essere uno dei ragazzi ripresi nel filmato, ma ha precisato: "Non

sono nel gruppo, si vede che sto andando da un'altra parte". E ancora: "Ho pianto quando ho saputo che le videocamere di sorveglianza di piazza Duomo non funzionavano, perché mi avrebbero scagionato".

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